Milano-Liverpool-Napoli. Quel triangolo che Renato Zero nella sua canzone non aveva considerato, probabilmente non l’avevano tenuto in considerazione anche gli attori della storia di mercato che ha visto come protagonista Piotr Zielinski.
Due mesi di trattative prima di iniziare, nell’estate 2016, la sua avventura con la maglia del Napoli. E non è stato affatto semplice per gli azzurri riuscire a portare il polacco all'ombra del San Paolo a disposizione di Maurizio Sarri, colui che l’ha allenato nella stagione 2014-2015 a Empoli.
La Toscana è il trampolino di lancio di Zielinski che nella stagione 2015-2016 mette a segno 5 reti in 35 presenze in Serie A. Numeri importanti che attirano l’attenzione di club italiani, ma anche del Liverpool. Un anno prima è iniziata l’era Klopp ad Anfield e il procuratore di Zielinski conosce bene l’allenatore tedesco, tanto che il giocatore va a Liverpool per visitare le strutture del club. I reds si muovono con l’Udinese, ma l’operazione Zielinski sarebbe secondaria: l’offerta è di 18 milioni di pound, la richiesta di Pozzo è di 30 milioni di pound. Muro contro muro.
Intanto su Zielinski lavora Cristiano Giuntoli che già l’anno precedente aveva chiuso una trattativa con l’Udinese, portando Allan a Napoli. Un buon rapporto con il club, ma anche una pedina da sfruttare nella trattativa visto che Zuniga piace a Mazzarri, in quei mesi al Watford sempre di Pozzo, che lo aveva già avuto nella sua esperienza a Napoli e che lo avrebbe volutoi con sè in Inghilterra.
L’accordo tra i club, infatti, non tarda ad arrivare. Per il sì del giocatore, però, bisogna aspettare perché in corsa c’è anche il Milan. I rossoneri, a un certo punto, passano davanti a tutti nella corsa verso Zielinski, ma anche in questo caso manca il via libera dal polacco.
Due mesi di contatti e viaggi anche all’estero, come quello di Giuntoli a Vienna per sbloccare la trattativa. È inizio agosto quando quando arriva il sì di Zielinski che sceglie Napoli, chiudendo così una delle telenovele di quella estate di mercato.
