Juventus-Atalanta è una sfida che negli ultimi anni ha assunto un grande prestigio. Se prima era un sentitissimo “Golia contro Davide“, ora è una partita – grosso modo – alla pari. Merito di un oculato lavoro dei bergamaschi sul mercato, grazie anche a colpi arrivati… dalla Juventus. O anche giocatori cresciuti nel vivaio e ceduti poi ai bianconeri.
Un primo esempio è senza dubbio Mattia Caldara: nato calcisticamente a Bergamo, nel 2016-17 ha vissuto una stagione da urlo con la maglia della Dea. 30 presenze in Serie A, solidità difensiva e pure 7 gol. Numeri di livello per un ventiduenne, che convincono la Juventus a investire grandi cifre per lui: 19 milioni per anticipare la concorrenza e Caldara firma da bianconero. Ma… resta all’Atalanta, per un altro anno, in prestito. 24 presenze, poi il ritorno a Torino. Nemmeno il tempo di esordire con la Juve che viene ceduto al Milan, salutando (già) i colori bianconeri.
Restando in tema vivaio Atalanta, impossibile non parlare di Dejan Kulusevski. Al contrario di Caldara, lui ha totalizzato soltanto 3 presenze con la prima squadra nerazzurra: dopo aver vinto il campionato Primavera, è stato ceduto al Parma in prestito. Un’annata da incorniciare: 36 presenze, 10 gol e a Bergamo si sfregano le mani per la cassa in arrivo. Puntuale, la Juventus chiude il colpo già a gennaio, in vista di giugno. Sul piatto 35 milioni, e l’altra pretendente – l’Inter – è battuta.
Dall’attaccante Kulusevski, a due difensori: Cristian Romero e Merih Demiral, passati entrambi dalla Juventus all’Atalanta, con un anno di distanza. Il primo, centrale argentino, è approdato a Bergamo nell’estate 2020 per circa 18 milioni – dopo due buone annate con la maglia del Genoa – e ha subito regalato spettacolo. 31 presenze e una stagione da top player, che è valsa la chiamata del Tottenham (di Paratici) a 50 (+ 5) milioni.
Inizio più complicato, invece, per il turco, arrivato in nerazzurro proprio come sostituto di Romero, in prestito oneroso a 2,5 milioni con diritto di riscatto a 20 (+ 2,5 di bonus). Al momento, solo otto presenze in Serie A. Ma chissà che non possa
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