Juventus, per il dopo Motta spunta anche Mancini

Roberto Mancini (imago)
Roberto Mancini sarebbe in pole per diventare il nuovo allenatore della Juventus nel caso di esonero di Thiago Motta
Si avvicina la settimana che deciderà il futuro di Thiago Motta sulla panchina della Juventus. La dirigenza sembra non essere più così sicura di proseguire con l’italo-brasiliano e in queste ore starebbe sondando diverse piste per sostituire l’ex Bologna già al termine della prossima gara col Genoa. Dopo Tudor è spuntato il nome di Roberto Mancini.
Come riportato da La Gazzetta dello Sport Mancini avrebbe dato la sua disponibilità per subentrare anche a stagione in corso sulla panchina della Juventus pur di sedere sulla panchina bianconera.
Il nome di Igor Tudor resta sempre all’orizzonte come un candidato che piacerebbe a dirigenza e tifosi, ma l’appeal internazionale di Roberto Mancini potrebbe renderlo il favorito in un eventuale sfida a due.
Tanto, se non tutto, dipenderà dall’esito della sfida contro il Genoa, rivale per anni di Roberto Mancini nei suoi anni alla Sampdoria che, però, adesso potrebbe aprirgli la possibilità di tornare ad allenare un grande club.

La fattibilità dell’arrivo di Mancini alla Juventus
Mancini ha da poco concluso il suo contratto con l’Arabia Saudita, nazionale da cui percepiva una retribuzione di circa 25 milioni di euro all’anno. Impossibile che la Juventus possa offrire cifra anche solamente vicine a questa, anche per questo motivo quello dell’ingaggio resterebbe un tema su cui bisognerebbe discutere con calma.
La sua volontà di tornare ad allenare un club potrebbe però contare non poco, rendendo la trattativa più agevole. Proprio per questo Mancini sarebbe disposto ad accettare un contratto di 4 mesi con la previsione di inserire un rinnovo condizionato al raggiungimento della qualificazione alla prossima Champions League, motivo principale per cui la posizione di Thiago Motta è attualmente in discussione.
Si prospetta dunque una settimana complessa per l’allenatore della Juventus, costretto a preparare in mezzo alla bufera un match che potrebbe essere decisivo più per il suo futuro che per quello della sua squadra.