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Polonia? No, Real Madrid: la svolta di Keylor Navas

Idolo e icona per un intero Paese. Leader assoluto per Il PSG. Tra il Costa Rica e Parigi ci sono circa 9000 km ma il pensiero su Keylor Navas è univoco: come faremmo senza di lui? Una domanda che in Polonia non si sono voluti porre nel 2014, visto che fu scartato da tutti i maggiori club. Ma ci arriviamo. 

Anche ai quarti di finale di Champions League contro il Bayern Monaco il costaricense è stato ancora una volta protagonista. Parate decisive che fanno il paio con quelle al turno precedente contro il Barcellona. Ricordate il rigore parato a Leo Messi? Il PSG è anche Keylor Navas, il 34enne che sta vivendo una seconda carriera trionfale dopo il quinquennio dorato al Real Madrid. E oggi, a due giorni dalla sfida contro il Manchester City è arrivato il rinnovo di contratto fino al 2024.

 

 

Prima del 2014 il Costarica praticamente non esisteva nella mappa del calcio. Il Mondiale brasiliano ha segnato la svolta, per un intero Paese e noi italiani ce lo ricordiamo bene, visto che proprio la Nazionale centroamericana ci estromise dal girone. Con Keylor Navas protagonista assoluto. Miracoli a pioggia, due volte Man of the Match agli ottavi e ai quarti. Un portiere, al Mondiale, sì. 

 


 

Più che sliding door, quello brasiliano è stato un enorme portone scorrevole che gli ha cambiato la carriera. Ma chissà che cosa sarebbe stato se in Polonia avessero ascoltato i consigli di chi lo conosceva. Memorandum: Navas giocó il Mondiale del 2014 da svincolato dopo la fine del contratto con il Levante. Un’occasione di mercato che l’allora agente di Junior Diaz – giocatore del Wisla Cracovia – propose al club polacco: “Ho un compagno di Nazionale di Junior molto forte. Portiere, lo potete prendere a parametro zero”. La risposta del club fu disarmante: “Non lo conosciamo e poi abbiamo già un costaricense. No, grazie”. Legia Varsavia e Lech Poznan risposero più o meno allo stesso modo. Un mese dopo Navas diventò il nuovo portiere del Real Madrid, con buona pace e lungimiranza nulla di tutto il calcio polacco.

Marco Juric

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