Le trattative tra la Roma e Gasperini: i retroscena

Gian Piero Gasperini (imago)
In due momenti della sua carriera Gasperini si è allontanato dall’Atalanta e la Roma è stata una delle prime squadre ad interessarsi a lui
Gian Piero Gasperini ha più volte paventato la possibilità di lasciare l’Atalanta. Un binomio che negli ultimi anni si è legato talmente tanto da identificare un elemento con il volto dell’altro. La squadra nerazzurra è la creatura di Gasperini che, però, non ha mai evitato di ascoltare anche proposte provenienti da altri club, su tutte quelle della Roma.
La prima volta nel 2019. I giallorossi vengono da una stagione complessa, quella dopo la storica semifinale di Champions League raggiunta con Di Francesco in panchina. L’attuale allenatore del Venezia non riesce però a ripetere i risultati dell’annata precedente e dopo ventisei giornate verrà sostituito da Claudio Ranieri, sempre lui che tornerà in questa storia.
Il presidente Pallotta sta cercando un allenatore da cui fare ripartire un nuovo ciclo e resta incantato da Gasperini, che era appena riuscito a portare l’Atalanta per la prima volta in Champions League. La Roma lo vuole e Gasp tentenna. Da una parte la paura di aver fatto già più del possibile in una piazza come quella di Bergamo, dall’altra la curiosità di mettersi alla prova in un contesto feroce come quello di Roma lo spingono a farsi sedurre.
Ma non basterà. Resterà in nerazzurro e la Roma dirotterà la propria scelta su Paulo Fonseca, in una trama simile a quella che nella scorsa estate lo condusse al Milan dopo lo stop alle trattative con Lopetegui. “Come mai ho rifiutato? Solo per l’amore dell’Atalanta e di Bergamo nei miei confronti” dichiarerà Gasperini dopo lo 0-2 esterno contro i giallorossi qualche mese più tardi del suo rifiuto. Non l’unico alla Roma nella sua carriera.
Il secondo no di Gasperini alla Roma
Evidentemente però quel piccolo flirt ha lasciato qualcosa ancora nel cuore di entrambe le parti in causa, perché dopo sei anni la situazione si ripete, con dinamiche davvero similari.
Una Roma in piena crisi viene salvata dalle esperte mani di Claudio Ranieri che torna straordinariamente in panchina per portare in salvo la sua squadra del cuore. Per una sola stagione. Poi l’allenatore sarà un altro. Le voci iniziano a rincorrersi e il nome di Gasperini balza subito in cima alla lista dei papabili.
Gasp già nell’estate precedente, dopo la storia vittoria dell’Europa League, aveva fatto intendere che lasciare l’Atalanta non era uno scenario così improbabile. Anche qui le motivazioni sembrano le stesse di sei anni prima, la paura di aver esaurito un ciclo e la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo. E ancora una volta la Roma si presenta come il contesto più nuovo e più adatto in cui impiantare i semi del suo gioco.
Dagli ammiccamenti si passa alle dichiarazioni pubbliche di interesse. Gasperini dichiara esplicitamente che: “La Roma è come la Nazionale, piace a tutti. Chi non vorrebbe allenarla? È una grande piazza, con un pubblico eccezionale“, accendendo le fantasie di tutti. Ma a bloccare ogni retropensiero è proprio Ranieri in conferenza stampa: “Gasperini non sarà il prossimo allenatore della Roma“.
Che la storia sia finita è difficile da prevedere, sta di fatto che il suo rapporto con la Roma parla di un interesse reciproco che, ormai, va avanti da anni.