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Il sorriso di Rafael Leao. Dai dribbling alla musica. La storia del portoghese

Tra un dribbling e uno scatto. Nel mezzo un sorriso. In quel frammento si racchiude il calcio di Rafael Leao, il ragazzo che sta facendo innamorare San Siro. Sponda rossonera, naturalmente. Mesi, settimane, partite segnate dalla discontinuità. Grandi prestazioni alternate a lunghe pause. Presenze disarmanti e inspiegabili assenze. Ora sembra aver raggiunto la maturità. Con una costante. Il sorriso.

 


Dai dubbi sul cartellino ai consigli di Zlatan

Cresciuto in un palazzo popolare, ora è il padrone di San Siro. Ibra permettendo. A Milan Rafael Leao arriva nell’estate del 2019. Una trentina i milioni sborsati dal Milan. Diversi i dubbi sulla cifra spesa. Tanti. Per alcuni troppi. Dubbi non del tutto fugati nella prima parte della sua avventura rossonera. Il talento cristallino era sotto gli occhi di tutti. A mancare, come spesso capita ai giocatori di talento, appunto, la continuità. Continuità e cattiveria che gli veniva chiesta dall’ambiente rossonero, in primis da un suo compagno, Zlatan Ibrahimovic. Uno che sulla mentalità ha costruito se stesso. Voci di mercato. Un possibile addio. Alla fine, Rafa rimane. Da dimostrare ancora troppo. Questo l’anno della svolta. Prestazioni e giocate. Continuità e gol. Da saltuaria presenza a prepotente (ri)conferma. Da scommessa a trascinatore. Il suo valore di mercato ora è in costante crescita e, secondo Transfermarkt, è a quota 50 milioni. E al Milan va bene così. Con Leao si corre veloce.

  


 

La famiglia, la musica e la moda

Personaggio eccentrico Rafael. Tanto timido quanto estroverso. La personalità certamente non gli manca. Non potrebbe essere altrimenti per il giocatore che ha segnato la rete più veloce nella storia della Serie A: era il 20 dicembre del 2020. Sassuolo-Milan la partita. 6 secondi e 76 centesimi, il tempo trascorso.
Classe ‘99. Un ragazzo. Forte l’amore per la famiglia. L’esultanza è dedicata a loro. Genitori e fratelli e sorelle. E poi la musica. La grande passione. Una passione così forte da diventare un lavoro e da incidere un disco. Trap il genere. E, insieme alla musica, la moda. Poi la boxe, il ping pong e i tatuaggi. Ma, prima di tutto, lui. Il calcio. Sembra essersene convinto. Lavoro e sacrificio. Abbinati a un infinito talento. Gioventù e divertimento gli altri ingredienti. 

Ora dovrebbe arrivare il rinnovo con il Milan. Intanto Rafa è già partito. Verso nuovi traguardi. Un altro pallone da rincorrere. Troppo bella la velocità.
Dalle case popolari a San Siro. Nel mezzo Sporting Lisbona e Lille. Ora il presente è rossonero. E Rafa, con il rossonero addosso, è sempre più dominante.

Nicolò Franceschin

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