C’è un pizzico di Italia tra le promesse della Liga. Luca Koleosho, diciotto anni, è una stellina da tenere d’occhio per la seconda fase di stagione. I nonni materni sono italiani, e di italiano ha anche il nome, oltre che il passaporto. In parte italiano, ma anche americano e canadese.
L’Espanyol, club proprietario del suo cartellino, punta forte su di lui. Molti club, in Spagna e non solo, si sono mossi per lui e lo seguono con attenzione, ma la società catalana non ha intenzione di venderlo, in virtù del contratto in essere fino al 2024. Intanto, su di lui ha messo gli occhi Alberto Bollini, allenatore della Nazionale Italiana Under 19, che ha deciso di convocarlo per il raduno a Coverciano precedente alla fase élite dell’Europeo di categoria.
Esterno d’attacco, ma anche numero nove. È un giocatore rapido e di grande duttilità. Piace a tanti anche per questo. Punta sempre la porta, non ha paura di dribblare o andare al tiro. È arrivato in Spagna a 11 anni: aveva puntato su di lui il Reus. Poi, a gennaio 2021, il passaggio all’Espanyol.
Quando era ancora minorenne aveva esordito in prima squadra, battendo un record: è il più giovane americano ad aver mai debuttato in Liga. Meglio di Yunus Musah, stella del Valencia e della Nazionale USA. Ma… potrebbe perdere questo “titolo”, qualora scegliesse la nazionalità italiana. In questa stagione, invece, ha disputato due gare (terzo più giovane impiegato nella Liga 2022/23), ed è stabilmente nel giro della prima squadra.
A proposito di Nazionale: Luca è stato spesso chiamato dagli Stati Uniti a livello giovanile. In seguito, è stato convocato dalla nazionale canadese per due amichevoli prima dei Mondiali in Qatar. Infine, da quella italiana – appunto – in vista dell’Europeo U19. Il futuro, ora, è nelle sue mani. Koleosho sfoglierà la margherita, e chissà che non possa scegliere l’Italia.
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