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“Folle” idea Italia: Mads Beyer, il talento che piace a Juventus, Inter e Milan

Mad in inglese vuol dire “pazzo, folle”. Nel calcio, si usa anche per indicare l’estro: e se vuoi fare il giocatore ad alti livelli, devi averne. Soprattutto se sei in un ruolo dove la fantasia deve essere la tua qualità principale. Inglese non è, ma lo parla bene, come tutti i danesi. Di nome fa Mads, di cognome Beyer, e in Italia potremo forse presto parlare di lui. No, non è un giocatore affermato, pronto per giocare in Serie A; sì, è un giocatore che piace a Juventus, Inter e Milan.

Mads Beyer e il viaggio in Italia

 


 

Così tanto, a dire il vero, da essere già stato in Italia di recente, per visitare le strutture dei settori giovanili delle tre società. Perché Beyer ha quindici anni (ne compirà sedici ad agosto), ma c’è già chi lo associa, per caratteristiche e con tutte le debite proporzioni del caso, a un giocatore come De Bruyne.

Conosciamolo meglio, perché il paragone è forte: perde pochissimi palloni, ha una visione di gioco fuori dall’ordinario per la sua età ed è già un ragazzone di 187 centimetri, che può giocare non solo come trequartista, ma anche come mezzala destra e, all’occorrenza, pure sulla fascia. Perché è pure molto veloce.

Chi è Mads Beyer: i primi passi e come si è fatto notare

Struttura fisica moderna, insomma, per un calcio muscolare che deve però essere anche tecnico. E poi non gli manca la personalità. Già lo scorso anno, avrebbe potuto lasciare la Danimarca perché inseguito da club di mezza Europa (in Italia, c’era forte l’Atalanta), ma lui dal Lyngby (dove era capitano nell’Under 15) aveva deciso di passare al Brondby, che lo ha subito inserito tra i titolari nella formazione Under 17. Questo perché Mads, che folle nella vita non è per niente, non voleva fare il passo più lungo della gamba.

 


 

Ma dopo un altro anno da protagonista anche nella sua Nazionale (l’Under 17 danese), ora l’idea di cambiare del tutto vita gli piace. Nessuna follia, altro che: ci vorrà ancora qualche settimana, prima che prenda la decisione definitiva. Con uno sguardo interessato all’Italia. 

Redazione

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