Samuel e de Ligt. Diciamo che nella carriera di Lisandro Magallan i paragoni non sono stati la sua fortuna. Dal Boca all’Ajax, due dei suoi club prima del Crotone, le premesse sembravano quelle dei grandi. Soprattutto in Olanda, quando nel gennaio del 2019 fu acquistato con l’intento di prendere il posto del capitano. L’avventura non andò come previsto, colpa anche dei pochi mesi di ambientamento e un errore grave in Champions League.
Nome Lisandro, cognome Magallan. Punto. Da due anni è andata meglio così. Prima all’Alaves, ora al Crotone con cui ieri ha trovato il suo primo gol in Serie A. Una stagione sfortunata che però non ha intaccato la crescita del difensore argentino. Primera Division, Eredivisie, Liga e ora Serie A, l’esperienza a 27 anni c’è, ormai senza quei paragoni ingombranti degli anni precedenti.
In Calabria è arrivato questa estate, grazie ad un’operazione importante in prestito con diritto di riscatto a 9 milioni. Difficilmente il Crotone farà valere l’opzione a fine stagione, ma El Cacique (il capo della difesa), soprannome che gli diede Tevez al Boca, ha dimostrato di poterci stare in Serie A. L’iscrizione all’Università della difesa è stata fatta, la stessa frequentata da de Ligt e Samuel. I primi esami passati. Ora arriva il difficile, confermarsi a livelli più alti. Difficilmente in Olanda, più probabile ancora in Serie A dove il nome di Lisandro non è passato inosservato nonostante la stagione sfortunata al Crotone.
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