Leggenda e storia dell’Hellas Verona. La scomparsa di Emiliano Mascetti lascia un vuoto incolmabile nel calcio italiano. Bandiera scaligera, in campo e fuori. Prima come calciatore, poi come dirigente. Sempre con un profondo amore nei confronti del suo Verona.
Undici anni – tra il 1967 e il 1980 – con addosso la maglia gialloblù. 232 presenze in Serie A con il Verona. Con la 8 sulle spalle e la fascia di capitano al braccio, Mascetti ha scritto la storia del club veneto. Anni di gioie e successi, che lo hanno trasformato in una bandiera eterna dell’Hellas. Un centrocampista completo e con il gol nel sangue. Basti pensare che, con le sue 35 reti, è stato il miglior marcatore del club per ben 36 anni, venendo superato da Luca Toni soltanto nel 2015.
Mascetti è stato capace di lasciare un segno eterno nel Verona, facendosi amare sia da calciatore che da dirigente. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, decise di iniziare la carriera da ds. Ed è proprio in Veneto che riuscì a vincere lo storico Scudetto nella stagione 1984/85. Uno dei punti più alti nella storia del Verona.
Il ricordo “Ciccio” non potrà mai cessare. In onore di Mascetti, Chicco Guidotti, presidente dell’ASD Ex Calciatori Hellas Verona, ha proposto di ritirare la maglia numero 8. Un’idea per ringraziare e non dimenticare chi, come Emiliano, ha scritto pagine indimenticabili nella storia del calcio italiano.
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