“Andrea, ci sarebbe questo centrocampista…”. Giovane, duttile, promettente: il profilo perfetto per la Juventus. Pirlo se ne innamora e dopo qualche giorno accoglie il nuovo rinforzo a centrocampo. Siamo nell’estate del 2020, a fine agosto per essere precisi. L’operazione per portare McKennie in Italia nasce così. Sottotraccia, facendo filtrare poco e niente. Tutto in grande segreto.
Ricostruiamo il contesto. L’estate del 2020 ha un po’ scosso l’ambiente Juventus. Un anno prima aveva salutato Allegri per fare spazio a Sarri. Appena una stagione e poi si cambia di nuovo. Dentro, a sorpresa, Andrea Pirlo.
Sul mercato la linea sembra precisa: profili giovani, promettenti e con voglia di fare. Qui spunta il nome di Weston McKennie. Un’occasione che la dirigenza della Juventus sfrutta immediatamente.
La data chiava è il 26 agosto. Operazione in prestito oneroso da 3.5 milioni più diritto di riscatto fissato a 18 milioni. La chiusura è a un passo. Il via libera definitivo arriva dopo qualche ora. Il 28 agosto le visite mediche e la firma, poi l’inizio dell’avventura in bianconero.
Un’avventura, quella di McKennie, iniziata in maniera estremamente positiva. Da mezzala, trequartista, esterno, Pirlo se ne innamora e lo schiera ovunque. Gol e tanta sostanza in mezzo al campo, Weston si prende in poco tempo il posto da titolare. E a fine stagione qualche club europeo bussa alla porta della Juve…
Dalle parti della Continassa arriva qualche proposta dall’estero, tutte per provare a portare via McKennie da Torino. Le chiamate più insistenti arrivano da Londra, sponda Tottenham. Lì lo aspetta Fabio Paratici, artefice della trattativa per il suo trasferimento in bianconero nell’estate precedente. Alla fine non se ne fa nulla. Weston resta alla Juve. Dal 2021 si arriva ad oggi. Il presente di Texas Boy è ancora bianconero.
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