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Messias, dalla Pro Vercelli (sfiorata) al gol in Champions: “E quella magia in finale di Coppa Italia…”

Dall’Eccellenza al Milan. È la chiusura di un cerchio per Junior Messias, trequartista arrivato alla corte di Stefano Pioli l’ultimo giorno di mercato, e oggi eroe della sfida contro l’Atletico in Champions.

La storia di un giocatore che è partito dal basso e che, tappa dopo tappa, ha scalato la “piramide” del calcio italiano. Un percorso che parte da Casale Monferrato, in Eccellenza, passando poi per Chieri ( in Serie D) e Gozzano, prima del trasferimento al Crotone.

Messias e quel retroscena con la Pro Vercelli

Messias è arrivato tra i professionisti nel 2018, ma già un anno prima poteva giocare in Serie C, alla Pro Vercelli. Già perché era tutto fatto per il suo trasferimento: “C’era un contratto di tre anni a 40 mila euro all’anno – racconta l’ex ds dei piemontesi Massimo VariniA causa di alcuni cavilli non siamo riusciti a tesserarlo, nonostante tutti i ricorsi possibili. Si è allenato con noi dal ritiro fino a novembre, giocando titolare in tutte le amichevoli, sempre nella speranza di poterlo accogliere ufficialmente. Non ci siamo riusciti“.


Quella scintilla in Coppa Italia di Serie D

Varini è stato tra i primi a notare le qualità di Messias, già dai tempi di Casale, in Eccellenza. La Pro Vercelli e il suo direttore sportivo lo tengono d’occhio, il brasiliano intanto approda al Chieri in Serie D. La scintilla per affondare il colpo arriva nella finale di Coppa Italia dilettanti tra il Chieri di Junior e l’Albalonga, a Firenze: “Dopo due minuti Messias ha fatto una magia che sa fare solo chi ha qualcosa in più – spiega Varini – Sarei potuto già andarmene, bastava quello. Di lui mi colpiva il fatto che uno che si era sempre allenato in Eccellenza e Serie D riuscisse ad avere quei colpi e quella corsa. Aveva grande qualità: partiva da destra, veniva dentro e saltava l’uomo“. 


Adesso per Messias si sono aperte le porte del Milan: “Per lui, che consegnava frigoriferi per i palazzi di Torino, già essere con noi, con quel contratto, era un sogno. Adesso è al Milan. Non mi sarei aspettato un cammino del genere“. E che cammino…

Luca Bendoni

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