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Kyle Walker torna a parlare del Milan: ai microfoni di Sky Sports, il terzino inglese ritorna sul trasferimento dal Manchester City ai rossoneri.
A distanza di pochi mesi dal suo addio al Milan, Kyle Walker torna a parlare di quel trasferimento che a gennaio l’ha visto lasciare dopo otto anni il Manchester City.
Arrivato in un momento complicato della stagione rossonera, il terzino inglese non è riuscito a dare quello che i tifosi speravano: “Sono contento di aver fatto sei mesi, ma probabilmente avrei potuto fare di meglio“.
Difensivamente a suo agio nello scacchiere di Conceicao ma senza riuscire a incidere il suo nome sul tabellino, chiudendo la sua esperienza in Italia con 15 presenze in tutte le competizioni.
Kyle Walker ha esordito così ai microfoni di Sky, parlando proprio del trasferimento dal City: “In quel momento della stagione, avrei dovuto andarmene? Ripensandoci ora, probabilmente no. Ero il capitano del club e tu sei il primo a cui rivolgersi quando le cose non vanno molto bene. Avrei dovuto restare accanto ai miei compagni di squadra, ai miei amici e alle persone che considero la mia famiglia”.
Walker ha continuato così: “Per la prima volta nella mia carriera, probabilmente, sono stato egoista e ho pensato a me stesso perché volevo giocare a calcio. Non la vedo come una cattiva ragione, ma non ero contento di stare in panchina e giocare una partita qua e una là”.
Il terzino attualmente in forza al Burnley, ha proseguito così ai microfoni di Sky: “Sentivo di avere un motivo per dimostrare di poter giocare ancora ad alti livelli. Quando arriva un club come il Milan, non pensi di poterlo rifiutare. Quando sono tornato in estate, ho avuto tempo di rifletterci. Ma non me ne pento, perché ho sempre desiderato giocare all’estero e vivere quell’esperienza. Sono contento di aver fatto sei mesi, ma probabilmente avrei potuto fare di meglio“.
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