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La strategia per il Milan che verrà: da Origi a Renato Sanches, ecco gli obiettivi del club rossonero

Sono un paio d’anni che il Milan parla francese. Prima Kalulu, poi Maignan e Giroud. Oggi potrebbero aprirsi altri scenari sempre su quel filone. Stessa lingua, altri profili. I rossoneri sono campioni d’Italia in carica e devono puntellare la rosa per restare competitivi in Serie A e tornare a esserlo in Europa. È appena avvenuto un importante cambio di società ma le idee di RedBird sembrano essere chiare e ben definite: tre rinforzi, uno per ruolo. Al momento sono tante le possibilità, andra scelto l’uomo giusto e che sia funzionale al gioco di Pioli.  


 

 

 

Tutti i nomi fatti sono della serie: dovunque peschi, peschi bene. Quasi tutti parlano francese. Il primo è Divock Origi, arrivato dal Liverpool, in cerca di conferma e riscatto. L’attaccante belga nell’ultimo anno ha giocato poco e segnato solo 6 gol, uno proprio a Maignan a San Siro a dicembre. Decisivo in quell’occasione, poi più ombre che luci tra infortuni e panchine. Nel 2019 è diventato campione d’Europa, segnando sia in semifinale con il Barcellona che in finale contro il Tottenham. Arriva a parametro zero con l’obiettivo di tornare a quei livelli e aiutare il Milan a fare bene anche in Europa. Origi è cresciuto nel Lille, da cui i rossoneri lo scorso anno hanno preso Maignan e da cui ora potrebbero prendere Renato Sanches. Il centrocampista portoghese dovrebbe arrivare al Milan per una cifra che si aggira tra i 18 e i 20 milioni. Qualità, esplosività e polmoni al servizio della squadra, Sanches classe ’97, sarebbe il sostituto naturale di Kessie. Gioca da tre anni nel Lille, lo scorso anno ha vinto il campionato da titolare con Maignan tra i pali e nel 2016 è diventato campione d’Europa con il Portogallo. Oggi è in cerca di una nuova sfida, il Milan potrebbe essere la piazza giusta.

 


 

 

Sempre dal Lille potrebbe arrivare anche Sven Botman. Se ne parla da gennaio, ma il difensore centrale ha grande seguito in Europa e il Milan non si avvicina ai 40/45 milioni richiesti dai francesi. I rossoneri comunque non vogliono mollare la pista, nonostante la situazione sia cambiata. Il giocatore sembra gradire il blasone e la storia del club rossonero, vedremo se basterà la sua volontà per farlo arrivare alla corte di Pioli.  


 

 

 

Poi c’è il rebus trequartista. I rossoneri hanno già bloccato Adli, stellina francese del Bordeaux e hanno in mente un colpo da regalare a Pioli. Il fil rouge è sempre lo stesso. L’idea sarebbe quella di andare a fare la spesa in Belgio, al Bruges. Da Noa Lang a Charles De Ketelaere, gli obiettivi sono loro da settimane e in ogni caso entrambi lasceranno il club nerazzurro. Li cerca mezza Europa, la concorrenza è forte, come la loro intesa in campo: ala sinistra il primo, trequartista o all’occorrenza falso nove il secondo. Lang ha mezzi tecnici importanti, l’unico problema in carriera è sempre stato il carattere. Esuberanza al potere. De Ketelaere invece è un profilo differente, per certi versi opposto. Più bomber, uno di quelli tutto tecnica e visione. Classe 2001, due anni in meno del compagno olandese. Il Milan studia, guarda e sorride. Tutto rigorosamente in francese, con la firma di Massara sullo sfondo. Più defilata la pista che porterebbe a Raspadori: ieri il club rossonero ha incontrato gli agenti del classe 2000, ma al momento non è stata presentata nessuna offerta al Sassuolo e la trattativa è tutt’altro che in discesa. Il Milan riflette, di certo l’appeal e le alternative non mancano. 

Lorenzo Cascini

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