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Storico Monza, la Serie A è realtà! Tra maledizioni, scommesse e match winner a sorpresa

Tanta paura, tanto cuore e lo spettro di una maledizione che sembrava tornare sempre sul più bello. Ora è stata scacciata via, ma non senza soffrire. Già, perché dopo dieci minuti all’Arena Garibaldi il Pisa era avanti 2-0 nella finale di ritorno e aveva ribaltato tutto. Da lì in poi è stato un saliscendi di emozioni: rimonta, poi il gol di Mastinu e i supplementari, fino a Marrone e Gytkjaer che regalano la festa ai biancorossi. Tre a quattro e fantasmi spazzati via. È finalmente Serie A, per la prima volta nella storia.  


 

 

 

Il Monza in 40 campionati di B non era mai riuscito a fare il grande salto. Oggi la musica è cambiata. Anche grazie a una finale remake contro il Pisa: allora era il 2007 e i nerazzurri si imposero volando in Serie B. Storia invertita. 

Tutto è partito da Berlusconi, che nel settembre 2018 acquista la società e progetta insieme a Galliani l’iter per la Serie A. Puntiamo in alto, sarà una grande emozione”. Queste le parole del condor durante la conferenza di presentazione, lui che è tornato a casa per provare a portarli in alto. Missione compiuta. Promozione ottenuta anche grazie a Giovanni Stroppa, allenatore che a Monza aveva già guadagnato la B da calciatore nel 1988. Oggi è lui a far volare i biancorossi tanto in alto quanto non erano mai stati, una squadra che troppe volte sul più bello era rimasta a terra. Si va su, finalmente. E in città si festeggia tra sorrisi, cori e bandiere.  


 

 

È stata una promozione ottenuta da tanti protagonisti diversi. Alcuni in copertina: da Stroppa a Dany Mota e l’uomo playoff Gytkjaer. Poi tante altre firme sparse come Marrone o Machin. Il più decisivo nell’ultima fase è stato senz’altro il vichingo Gytkjaer, danese di Roskilde. Cinque gol nelle ultime 4, uno ogni 52 minuti. Tutti decisivi. “Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince”. Questo il suo motto. Lo ha messo in pratica nel momento più importante. Si è sempre messo a disposizione e quando serviva ha lasciato il segno. Dalla panchina, da punta navigata che entra, segna e fa sognare. Match winner a sorpresa. 


 

 

 

 

Sono solo un imprenditore che fa miracoli”. Parola di Berlusconi, che ieri ha probabilmente centrato l’ultimo. La prima promozione della storia del Monza è un grande traguardo che ha tutte le carte in regola per essere considerato tale. Un successo vissuto, sofferto, temuto. Opera di una squadra che ha saputo lottare, rialzarsi più volte durante il corso dell’anno e tirare fuori gli artigli nel momento in cui tutto contava di più. Anche oltre la paura di non farcela e i fantasmi di Perugia, che avevano spezzato il sogno promozione diretta. Ma oggi non importa. La Serie A è realtà. Berlusconi e Galliani in tribuna possono esultare per l’ennesimo traguardo raggiunto. Grazie a loro Monza festeggia per la prima volta nella storia. 

 

Lorenzo Cascini

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