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Doppietta nel ricordo di Maradona: Mertens e una notte segnata dal destino

Il destino a volte può regalarci delle emozioni davvero forti. Nella notte di Maradona, nella notte del ricordo del più grande, doveva essere proprio “Ciro” a prendersi in mano Napoli. Segnali che sanno di destino, come se la storia fosse già stata decisa, magari proprio da lassù. Mertens e il Napoli, una storia d’amore che ci ricorda quanto nel calcio sia ancora possibile parlare di “fedeltà”. 

 

 


 

 

 

 

Sì, perché Dries è oramai napoletano d’adozione. Nato in Belgio, cresciuto – calcisticamente parlando – in Olanda vissuto a Napoli. Arriva in Italia nel 2013 e in poco tempo conquista l’amore del popolo partenopeo. Un affetto che pian piano diventa sempre più forte e profondo. Senso di appartenenza e attaccamento alla maglia, la storia di Mertens in maglia azzurra può essere riassunta così. Napoli non ignora e ripaga con un soprannome, “Ciro”, come se Dries fosse un figlio adottivo della città che lo ha accolto.

 

 

 


 

 

 

E pensare che il rapporto tra Mertens e il Napoli non iniziò al meglio. Siamo nel 2013, e Dries è ancora un giocatore del PSV. Prima di un match di Europa League, proprio contro la sua futura squadra, il belga rilasciò delle dichiarazioni non proprio amorevoli nei confronti di Cavani. Lo abbiamo detto, Napoli non ignora e non dimentica. Quando l’anno successivo Mertens arrivò in Italia, non ebbe affatto una bella accoglienza. Questione di tempo. Qualche mese e Dries diventa il figlio di Napoli. 

 

 

 

 


 

 

Dopo un brutto infortunio, “Ciro” è finalmente tornato. Nel giorno di Maradona, doppietta da urlo e prestazione da leader. Una storia già scritta, nel segno del destino.

Davide Masi

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