Napoli, quale sarà il futuro di Giovanni Simeone?

Simeone, attaccante del Napoli (imago)
Il futuro di Giovanni Simeone è tutto da scoprire. L’attaccante del Napoli vuole essere protagonista
Giovanni Simeone sta riflettendo sul suo futuro. A Napoli si trova bene, ma la stagione appena conclusa lo ha visto troppo spesso relegato in panchina. La voglia di giocare con più continuità è forte, anche per dare una svolta alla sua carriera.
Dopo Maradona, l’attaccante è il secondo argentino della storia del Napoli a conquistare due scudetti. Simeone non ha mai nascosto il suo attaccamento alla maglia azzurra, ma allo stesso tempo sente che, alla soglia dei 30 anni, è il momento giusto per rimettersi in discussione.
Il suo futuro potrebbe essere lontano dalla Serie A? Diversi club europei, in particolare da Spagna (piace al Betis) e Portogallo (lo valutano Benfica e Sporting), hanno mostrato un primo interesse.
Simeone ha dimostrato il suo valore con il Napoli. Nonostante il poco minutaggio, ha contribuito con gol importanti, soprattutto nel primo scudetto, un impegno e una passione costante, guadagnandosi l’affetto dei tifosi e la stima dei suoi allenatori: Spalletti prima, Conte poi.
I numeri del Cholito
In Serie A, Giovanni Simeone, ha giocato 299 partite realizzando 73 gol e 20 assist, con le maglie di Genoa, Fiorentina, Cagliari, Verona e Napoli. Il suo miglior anno in Italia è stato il 2021/22 con il Verona: 17 gol in 35 presenze.
L’argentino è il sesto miglior marcatore in attività in Serie A dietro a Paulo Dybala, Duvan Zapata, Lautaro Martinez, Dusan Vlahovic e il suo compagno di reparto Romelu Lukaku.
All’estero ha militato nel River Plate e nel Banfield in Argentina, prima di venire acquistato dal Genoa e affermarsi definitivamente nel calcio italiano. In Champions League ha segnato 2 reti con la maglia del Napoli in incontri prestigiosi contro Liverpool e Real Madrid.
Simeone ha sempre garantito professionalità e spirito di sacrificio. In ogni squadra in cui ha giocato, ha messo davanti il gruppo, facendosi trovare pronto nei momenti decisivi. Anche a Napoli, pur con pochi minuti, ha lasciato il segno ogni volta che è stato chiamato in causa.