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Duttilità e già nel mirino delle big di Serie A: chi è la giovane promessa Nicolò Pauliuc

Il 2006 è stato l’anno di grazia del calcio italiano sul campo. Un mondiale vinto marchia dodici mesi che entrano nella leggenda. Nascere dopo tre mesi – il 7 ottobre – da quel 9 luglio può essere un segnale per intraprendere la carriera da calciatore e Nicolò Pauliuc (a destra nella foto Faceboook del Chisola Calcio) può sognare di legare ancora di più il suo anno di nascita al calcio giocato.

L’interesse del Milan e della Serie A

Giovane difensore del Chisola Calcio, ad appena 16 anni ha esordito in Serie D, ma chi lo conosce nell’ambiente giura che sarà solo un trampolino di lancio. Sono già molti gli occhi dei club di Serie A su di lui. Ultimo della lista il Milan, che sta monitorando con interesse le prestazioni di questo ragazzo. Non solo i campioni d’Italia, anche Genoa e Fiorentina stanno prendendo informazioni.

In Serie B Parma e Venezia spingono e la Spal le sta seguendo a ruota. Un parterre di interessate mica da poco per un ragazzo che ancora deve farsi conoscere al grande pubblico. Ma nel calcio giovanile è già una certezza. La consacrazione del buon lavoro è arrivata a metà febbraio con la convocazione in Nazionale Under 17.

 


  

Chi è Pauliuc

Nicolò, nato a Torino da papà Teodor e mamma Maria Teresa, ha iniziato a 6 con l’Orbassano, ed è stato subito messo nel mirino da Juventus e Torino. Con i granata ha giocato nei Giovanissimi, nell’Under 14B stagione 2019/20, poi il Pozzomaina con cui giocava con i ragazzi più grandi di un anno fino alla prima squadra e anche uno stage con l’Inter per la sua crescita sul campo.

Duttilità la parola chiave: nasce come difensore centrale ma si sta adattando con buoni risultati anche come terzino sinistro o terzo centrale in una retroguardia a tre. Pauliuc ha ammesso di aver rifiutato le chiamate di Alessandria e Novara per scegliere il Chisola e proseguire la sua crescita in campo. 

Nelle prime nove presenze in Serie D, oltre alla qualità difensiva mostrata si è fatto consoscere in zona gol: già due, non una banalità per un centrale. Un nome da segnare sicuramente sul taccuino e sottolineare per poi poterlo rileggere tra qualche anno quando sarà lanciato. Perché quello è il suo destino, assicura chi lo conosce.

Redazione

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