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Oleksandrija, Spinelli e la situazione in Ucraina: “Sogno una nuova chance in Italia”

Occhi azzurri e chioma bionda da fotomodello, in Argentina lo paragonavano a Beckham e Caniggia, con cui condivide anche il nome. Oggi gioca in Ucraina, dove la situazione sta diventando sempre più difficile. “Avevo avuto offerte dal Cile e dall’Argentina, ma ho accettato questa offerta perché era la miglior opzione per quelli che erano i miei obiettivi e la mia crescita”. Così Claudio Paul Spinelli a grandhotelcalciomercato.com. 


L’avventura al Genoa

L’attaccante argentino con passaporto italiano di proprietà del Genoa gioca nell’Oleksandrija, con cui ha segnato 2 gol in 17 presenze stagionali. Il classe 1997 si è trasferito in Ucraina la scorsa estate dopo l’esperienza in prestito in Slovenia al Koper allenato dall’italiano Vanoli: “Mi trovo bene, la gente è molto affettuosa e in squadra c’è un bel gruppo. Parlo inglese e ho un traduttore a disposizione, sto imparando il russo, ma è difficile soprattutto più che altro per le lettere. Il campionato è molto competitivo, mi piace, non vedo molte differenze con gli altri Paesi in cui sono stato. E’ calcio. Dopo la prima fase di ambientamento ho fiducia che le cose miglioreranno nella seconda parte di stagione: voglio segnare tanti gol, ma non ho obiettivi perché nel calcio tutto può cambiare di giorno in giorno”. 

Nel 2018, il Genoa lo aveva acquistato per 3,5 milioni lordi dal Tigre dopo una stagione con 7 gol in 14 partite nel San Martin de San Juan. “In Italia sono arrivato molto giovane e forse non ero pronto. Non mi pento di alcuna decisione che ho preso in passato: le scelte si fanno, ma poi si va avanti. Ho molti ricordi dell’esperienza italiana, ma quello che conservo sono i rapporti con le persone, con i compagni”. 


La chance in Serie B

Il rossoblù del Genoa l’ha solo sfiorato però, visto che è stato ceduto subito in prestito al Crotone in Serie B. “Ricordo bene il mio primo gol nella vittoria contro il Padova. Non so cosa non abbia funzionato, ma la squadra era stata costruita per puntare alla promozione e ci siamo ritrovati a lottare per non retrocedere.  Dopo sono tornato in Argentina, all’Argentinos Juniors e poi al Gimnasia La Plata dove ho conosciuto Maradona come allenatore, poi purtroppo è successo quel che è successo”.

E continua: “Ho molti aneddoti con lui ma preferisco tenerli per me, come forma di rispetto nei suoi confronti. Spero di avere un’altra opportunità in Italia, ma non necessariamente al Genoa visto che il mio contratto scade a giugno”. Per farlo servirà una seconda parte di stagione da protagonista, prosieguo del campionato permettendo.

A cura di Mattia Zupo

Redazione

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