Un video per il sì di Preziosi: Palacio e il suo arrivo in Italia

Un video per il sì di Preziosi: Palacio e il suo arrivo in Italia

Enrico Preziosi è un presidente istintivo nelle scelte di mercato. Per l’acquisto di Piatek bastò un video per convincerlo (QUI la storia), ma quella non fu la prima volta. Lo stesso copione è andato in scena nell’estate 2009. I protagonisti sono sempre gli stessi: da una parte Enrico Preziosi, dall’altra Gabriele Giuffrida. L’oggetto del colloquio, però, è Rodrigo Palacio, reduce da cinque stagioni con la maglia del Boca Juniors.

 


Sulla panchina del Genoa sedeva Gian Piero Gasperini che giocava con un 3-4-3. Palacio era una seconda punta, quindi ben lontano da essere il rinforzo ideale per quella squadra. L’utilizzo delle piattaforme di scouting come Wyscout, però, non era ancora così diffuso. Giuffrida, quindi, confeziona un video ad hoc per Preziosi, fatto con le stesse azioni: Palacio arriva sul fondo e va al cross. Pensano, quindi, di acquistare un’ala. “Prendiamolo!”.

Una trattativa durante una pandemia

Ecco che allora parte la missione verso l’Argentina, direzione Buenos Aires. Qui, però, è in corso la prima pandemia del XXI secolo, la Gripe-A che nel continente sudamericano portò alla morte di diverse migliaia di persone. Gli appuntamenti, quindi, vengono svolti con distanziamento tra i protagonisti.

 


Palacio era un simbolo di quel Boca, autore anche di un gol nella Recopa Sudamericana contro l’Arsenal de Sarandi. Già l’anno precedente era stato vicino all’Italia: sul tavolo le offerte di Lazio e Juventus. L’attaccante argentino, però, rifiutò per stare vicino alla famiglia. Un valore importante per Palacio, che ogni weekend prendeva un pullman che da Buenos Aires lo portava a Bahia Blanca, la sua città natale. 636 km e un viaggio di più di sette ore.

 


Nel 2009, però, l’addio era ormai certo e anche il Siviglia era sulle tracce di Palacio. Tra il Genoa e il Boca furono giorni di trattative intense, con i tifosi degli xeneizes sotto la sede del club a protestare per questo addio che si concretizza nel mese di luglio, quando il grifone spende 5 milioni di euro per portare Palacio in Italia. Per l’attaccante l’inizio di una lunga storia nel nostro Paese (è stato anche vicino alla Roma, QUI il retroscena) che, ancora oggi, continua a scrivere, tanto da essere diventato il calciatore più anziano a segnare una tripletta in Serie A. Un Benjamin Button come Ibra.