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Da Cavani a…Tevez: Palermo e il legame con il Sud America

Il calcio, in Sud America, più che una passione è un vero e proprio culto. Dal Brasile alla Colombia, passando per Uruguay e Argentina. Qui l’amore per il fútbol è smisurato. E i club europei lo sanno bene.

 

 


 

 

 

Sorgente e miniera di talenti, il calcio sudamericano è un pozzo prezioso nel quale le squadre europee vanno spesso a pescare. Chiedere conferma al Palermo, da sempre tappa di diversi calciatori uruguaiani e argentini. 

 

Tevez e Aguero: tra tentazioni e realtà

 

L’Apache e il Kun con la maglia rosanero addosso. Strano da pensare, ma non si tratta di un sogno. Altri tempi e altre circostanze, ma i due fuoriclasse argentini furono davvero vicini al Palermo. L’anno è il 2006, Tevez e Aguero hanno rispettivamente 22 e 18 anni. Il primo ha incantato con la maglia del Corinthians, il secondo ha stupito le big d’Europa con l’Independiente

 

 


 

 

 

“Ce li hanno fregati gli altri club. Potevo spendere, avevamo offerto 15 miliardi di lire mi sembra o forse 15 milioni di dollari, non ricordo con precisione, poi sono stati presi da altri club. Come rivelato da Zamparini nel 2016 in un’intervista a Sky Sport, il Palermo poteva realmente accogliere Tevez e Aguero. 

 

La tradizione sudamericana del Palermo

 

Ma l’interesse per Aguero e Tevez non è casuale. Organizzazione e previsione, il Palermo per anni è stata tra le migliori società italiane a scoprire talenti sudamericani. Fiuto e intuito per la ricerca di giovani promesse. Dybala, Cavani, Pastore, Vazquez. Tanti giocatori cresciuti ed esplosi in rosanero, prima del grande salto nei top club. Con mete diverse ma tutti con un legame profondo con la città di Palermo. Come se quei colori non fossero mai scomparsi dai loro cuori.

 

 

 


 

 

Una tradizione portata avanti nel tempo, quella che lega il Palermo al calcio sudamericano. Un grande lavoro di scouting nella prima e la seconda lega argentina. Tanti talenti scoperti, portati in rosanero e poi rivenduti in giro per l’Europa. Dybala per i più giovani, Pastore e Cavani per i più nostalgici. Dalle parti del Barbera sono passati diversi campioni. E il calcio europeo ringrazia.

Davide Masi

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