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Cragnotti non c’è e scatta il bluff: come il Cagliari ha venduto Pancaro alla Lazio

Il calciomercato è pieno di finzione, tra giochi di posizione e bluff in piena regola per cercare di portare a sé una trattativa. Quello che ha visto protagonisti il Cagliari e la Lazio per Giuseppe Pancaro ha dell’incredibile, con protagonista, suo malgrado, Sergio Cragnotti. 

  


 

 

Estate del 1997. Luogo l’hotel di allora Assago-Milanofiori, una delle sedi storiche del calciomercato. Niente cellulari, videochiamate, TMS ed email. Le trattative si facevano faccia a faccia dentro i box, con i contratti cartacei in mano e le penne per firmare. L’allora ds del Cagliari Giuseppe Cannella fu informato da Sergio Berti, procuratore del ragazzo dell’interesse della Lazio. “Beppe vieni su che c’è il presidente Zoff che vuole parlarti”. “Come il presidente? E Cragnotti?”. “Lui rappresenta la Lazio, che fai sali?”. L’offerta è bassa, troppo per il Cagliari che prende tempo per pensarci su. Appuntamento qualche giorno dopo a Roma, sempre tra Zoff e Cannella. Di Cragnotti e Cellino neanche l’ombra.

 


 

Lo spazio di manovra del Cagliari sembra molto stretto, la Lazio non vuole scendere e il diktat di Cellino è quello di ricavare il più possibile. Cannella conosceva bene Vinicio Fioranelli, vero e proprio braccio destro di Cragnotti. L’appuntamento con Zoff era alle 10, un’ora prima parte la chiamata: “Perchè oggi non c’è il presidente? E’ lui che tira fuori i soldi!”. “Stiamo andando in aeroporto, oggi non può. Decolliamo a mezzogiorno”. La lampadina del colpo gobbo si accende. 

  


 

 

“Scusa Dino, faccio un po’ di ritardo. Per le 12 sono da te”. L’incontro inizia e gli animi si scaldano. Non c’è trattattiva, la segretaria entra e lascia sul tavolo i contratti già compilati. L’offerta è di 9 miliardi. Cannella si infuria e gioca al rialzo. Inventando un accordo fasullo: “I veri presidenti hanno chiuso per 10 miliardi. Cosa sono questi fogli?. Da calda l’atmosfera si fa incandescente. Zoff tuona alla segretaria: “Gabriella chiami Cragnotti che risolviamo la questione”. Ovviamente il patron biancoceleste non risponde. Cannella sa e rilancia: “Io non firmo niente, anzi me ne vado. L’accordo salta”. 

Mentre scende le scale della sede della Lazio le gambe tremano. Neanche il tempo di realizzare il rischio che Gabriella richiama: “Vieni, abbiamo modificato i contratti come da accordi “. 10 miliardi di lire e Pancaro diventa un nuovo giocatore della Lazio. 

 

Marco Juric

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Marco Juric

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