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Parolo, tra mercato e retroscena. E quell’interesse di Galliani…

Saper fare la scelta giusta al momento giusto. Avere le qualità per cogliere l’attimo. Questa è la storia di Marco Parolo, passato dalla Serie C al diventare un punto di riferimento in Serie A e in nazionale. Questione di tempi di inserimento in campo e di tempismo in sede di Calciomercato. Sempre con intelligenza e lungimiranza, ma con una grande voglia di arrivare.  


 

La Serie A arriva a Cesena, 25 anni toccando con mano per la prima volta il massimo campionato: “È stata il mio primo vero impatto con il calcio dei grandi. Mi sono trovato subito bene, sia come ritmi che come intensità. Hai compagni che ti capiscono e ti mettono nelle condizioni di rendere al meglio. Ancora ricordo l’esordio all’Olimpico contro la Roma e la prima vittoria in casa contro il Milan di Allegri, che poi vincerà lo scudetto”. Ricordi e grandi emozioni.  


 

In bianconero Marco si fa notare, ruba l’occhio di tanti direttori sportivi. Il passo più deciso lo fa il Parma di Donadoni. Il primo anno non va a buon fine, il secondo si: “Avevano mostrato un interesse nei miei confronti già dopo la prima stagione a Cesena. Poi dopo una seconda stagione non esaltante, terminata con la retrocessione in Serie B, si concluse l’affare. Sono arrivato in un ambiente bellissimo e mi sono trovato fin da subito molto bene sia con Donadoni che con il gruppo”. Tanti campioni in quel Parma, che arrivò in Europa strappando applausi in ogni campo d’Italia. Gioco, velocità e capacità di saper stupire. Sesto posto e record di risultati utili consecutivi della storia del Parma. Memorabile. Grazie anche a un gruppo formato da tanti italiani e guidato da Cassano:Antonio è fortissimo, ci capivamo molto in campo. Riusciva a leggere i miei movimenti in anticipo e darmela esattamente dove la volevo. Un fenomeno. Ti accorgi che non fa nulla per caso. In allenamento la faceva passare in spazi che non c’erano. Nello spogliatoio poi è uno che riesce sempre a fare una battuta o a spezzare la tensione”.  


 

Dopo Parma è il momento del grande salto, che per Parolo sarà l’ultimo e il più importante della carriera. Arriva la Lazio. Marco a Roma resterà 7 anni, diventando un fedelissimo prima di Pioli e poi di Inzaghi. 
Alla Lazio mi sono sempre sentito voluto, cercato e al centro del progetto. Anche se dopo il primo anno, quello del terzo posto e dei miei 10 gol, ho ricevuto un’interesse da parte del Milan”. Galliani chiama, Lotito risponde “No, non se ne parla”. Trattativa sfumata, anche in virtù dei buoni rapporti tra le due società l’ad rossonero preferì andare su un altro profilo. Pescherà sempre dalla capitale, prendendo Bertolacci dalla Roma.

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