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Gol da sogno e Italia addio: Pedro, la Fiorentina e la plusvalenza di sei mesi

In Brasile da due giorni parlano di lui. In Italia è stato sulla bocca di tutti per qualche mese. Prima quando doveva arrivare, poi quando doveva ripartire, con una plusvalenza quasi inaspettata. Pedro aveva 22 anni quando la Fiorentina lo aveva chiamato. In patria era già una star, in Europa per conoscerlo bisognava essere grandi esperti di calcio sudamericano. 

 


 

Solo che un’operazione da 11 milioni per l’80% del cartellino, non la fai dal nulla a poche ore dal termine del mercato. I viola di Commisso ci aveano provato in gran segreto da qualche settimana e ci erano riusciti. Il 2 settembre 2019 aveva firmato per i viola dal Fluminense, che stava lottando per non retrocedere. Ma l’offerta era troppo alta per essere rifiutata e troppo ambiziosa per lasciarla cadere. “È la mia occasione” aveva pensato l’attaccante, che in Italia non trova però lo spazio che si aspetta.

Pedro e l’esperienza in Serie A

Solo quattro partite e nessun gol in pochi mesi: niente feeling con MontellaIachini che avalla già a gennaio una cessione in prestito per trovare di nuovo spazio. “Mi piacerebbe tornare in Brasile” è il pensiero del giocatore che sa di avere molto più potenziale rispetto a quelo che in Serie A si è visto.

 


 

Così, in inverno, è già il momento di rifare i bagagli. Altra trattativa facile, nonostante sul piatto ci fossero davvero molti soldi. Perché la cessione al Flamengo avviene sì in prestito (di 2 milioni), ma con un riscatto stabilito – avvenuto lo scorso dicembre – di 16. Totale: 18, con plusvalenza di 7 milioni. Non male, per uno che ha giocato poco.

E adesso? Non sarà andata bene in Italia, ma in Brasile si fa notare per gol come questi. Nel 4-1 a l’Union Calera, c’è anche la sua firma.

Una delle tante, a dire il vero: 22 gol in 53 partite (tra tutte le competizioni) in un anno e quattro mesi solari. La plusvalenza è già andata bene. Con buona pace di tutti.

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