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Perisic-Conte, galeotta fu Lisbona per cambiare idea

Si può sempre tornare sui propri passi, soprattutto se c’è un bene comune più alto da conquistare. Lo ha fatto Antonio Conte con Ivan Perisic. E nella vittoria dell’Inter nel derby c’è tanto di Ivan Perisic, uno dei reietti dell’estate 2019, diventato un anno e mezzo dopo uomo cardine del centrocampo interista. 

 


 

Due estati fa Conte lo bocciò senza appello: lui, Icardi e Nainggolan non facevano parte del nuovo progetto. Era impossibile in poco tempo adattarlo al 3-5-2, meglio mandarlo via. Il croato salutò in prestito con diritto di riscatto a 20 milioni di euro. Direzione Germania, un po’ più a sud della Sassonia da dove era arrivato. La stagione al Bayern Monaco diventa trionfale. Triplete al primo anno, non da titolare ma neanche da semplice comparsa: 35 presenze complessive con 7 gol. 

 


Conte per tutto l’anno lo segue, osserva le sue prestazioni e inizia a convincersi che potrà tornare utile alla causa interista. Ma è proprio la fase finale di Champions League, giocata a Lisbona, la personale sliding door di Ivan Perisic. Dopo un finale di stagione in Bundesliga sottotono, serviva una nuova scintilla. Per se stesso e per dimostrare tanto al Bayern quanto all’Inter che non era finita.

 


 

A fine giugno trova l’accordo con i bavaresi per un rinnovo del prestito per due mesi, con lo stipendio dimezzato. All in. Peccato che quattro giorni dopo anche il Bayern fa la sua scelta versando 60 milioni di euro nelle casse del Manchester City per Leroy Sané. La risposta sul futuro di Perisic è implicita: il Bayern non lo riscatterà e l’Inter dovrà trovargli un’altra sistemazione.

 


 

Ma la Champions League cambia tutto. Gol negli ottavi contro il Chelsea, gol contro il Barcellona ai quarti. Sulla “Sesta” del Bayern c’è anche la sua firma. Lo sa Conte e lo ha capito anche Perisic, tornato vincente e più consapevole. “La crescita di Ivan mi rende orgoglioso. – ha detto Conte dopo il derby –  Lo scorso anno non aveva questa abnegazione come quinto. Io l’ho sempre visto lì, ma lui lo scorso anno non ci credeva. Quest’anno si è messo totalmente a disposizione. E i risultati si vedono”. 

 

 

Marco Juric

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