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Perisic al Tottenham: il Chelsea e l’ultimo tentativo dell’Inter. I retroscena

“È stata un’esperienza indimenticabile che ha dato tanto a me come giocatore e a tutta la mia famiglia”. Parole di Ivan Perisic, quelle scelte per salutare l’Inter e proiettarsi verso la sua nuova avventura al Tottenham di Antonio Conte, che prima lo epurò dall’Inter poi rimase folgorato e cambiò idea. Ora il nuovo innamoramento in Inghilterra.

Anche il Chelsea su Ivan

La rottura con i nerazzurri certificata dallo sfogo nell’intervista post partita dopo aver vinto la Coppa Italia è stata insanabile e Perisic ha cominciato a guardarsi intorno. Anche il Chelsea era fortemente interessata al croato ma vista l’impossibilità di chiudere, dettata dall’incertezza societaria, il Tottenham ha accelerato. In maniera definitiva.

L’Inter ha provato ad andare incontro alle richieste del suo esterno per rinnovargli il contratto: la dirigenza è arrivata a mettere sul piatto quattro milioni e mezzo da subito per poi alzare a cinque più bonus. Un’ultima offerta, ragionata dopo il suo sfogo. Un tentativo di ricucire. Ma Perisic è rimasto irremovibile sulle sue richieste: un biennale da sei milioni di euro. 


La mail “errata” e le mosse dell’Inter

Così il mandato a Pini Zahavi, potente agente che lavora molto in Premier League. Ivan si è affidato a lui per realizzare il suo sogno di giocare in Inghilterra. E per cercare di accontentarlo il più velocemente possibile, il Tottenham ha anche sbagliato per la fretta. Sabato 28 maggio, gli Spurs hanno avvisato l’Inter di aver trovato l’accordo definitivo con il giocatore, ma al mittente errato. Infatti, gli Spurs hanno inviato la mail all’ex segretario nerazzurro pensando fosse ancora lui, visto che ai tempi di Wesley Sneijder ci si interfacciava con lui.

https://twitter.com/SpursOfficial/status/1531644166719029248?ref_src=twsrc%5Etfw

La trattativa per il rinnovo con Perisic sembrava potersi concretizzare, ma l’Inter aveva già annusato la possibilità di una beffa. L’arrivo di Robin Gosens a gennaio non ha inciso sulla scelta del croato, ma è stata una mossa d’anticipo della società per cautelarsi in caso di mancato prolungamento. Scenario che è diventato realtà. Come il sogno di Perisic di giocare in Premier League, agli ordini di Antonio Conte. Di nuovo.

Niccolò Severini

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