Exploit, delusioni e scherzi del destino: il filo conduttore che lega Piatek e Simeone

Destini e storie simili. Stessa età, stesso ruolo e, per molti versi, lo stesso percorso. Krzysztof e Giovanni, entrambi nati a luglio 1995 ed entrambi con una storia calcistica analoga. La carriera dei due centravanti può essere paragonata a una montagna russa. Momenti di grande gloria che si alternano a (tanti) periodi difficili. E oggi, dopo qualche stagione sottotono, Piatek e Simeone sembrano aver ritrovato il sorriso.

Il viaggio dei due inizia nelle rispettive patrie. Krzysztof in Polonia, precisamente a Lubin. Giovanni in Argentina, a Buenos Aires. Circa 12.819 chilometri di distanza. L’exploit di Piatek e Simeone arriva in due periodi differenti. L’argentino esplode con la maglia del Banfield nel 2015. Il polacco, invece, con quella del KS Cracovia nel 2017. Il Cholito, arriva al grande salto con due anni di anticipo.
Il Genoa nel destino
E’ il 2016 quando il Genoa ufficializza l’acquisto del Cholito Simeone. In pochi lo conoscono, per molti è semplicemente il figlio di Diego. Passa qualche settimana e Giovanni si presenta agli occhi di tutta Italia. La stagione dell’argentino si concluderà con 12 gol in 35 presenze. Abbastanza per convincere la Fiorentina a sborsare 18 milioni di euro.
E Piatek in tutto ciò? Nel frattempo, Krzysztof continuava a segnare a Cracovia. Quando, nel 2017, Simeone lascia il Genoa e approda alla Fiorentina, il Pistolero si prepara per l’ultima stagione in Polonia. 21 gol in campionato per guadagnarsi, nel 2018, la chiamata del…Genoa. Addirittura, per convincere Preziosi, bastò soltanto un video. Prima Giovanni poi Krzysztof, entrambi con il Grifone nel destino. Entrambi con il gol nel sangue.
A Genova, dopo metà stagione, Piatek mette a segno 13 reti. Sì, esatto. Tredici gol dopo appena sette mesi dal suo arrivo in Italia. Il polacco la butta dentro in ogni modo. Un tornado che si abbatte sulla Serie A e che attira, inevitabilmente, l’attenzione dei top club. Alla fine, sarà il Milan a spuntarla.

Tra delusioni e rinascite
Simeone a Firenze, Piatek a Milano. Momenti differenti, sì, ma situazioni molto simili. Entrambi, dopo un buon inizio con le maglie di Fiorentina e Milan, cominciano la propria discesa. I gol stentano ad arrivare e l’entusiasmo sembra ormai svanito. Il Cholito finisce al Cagliari, il Pistolero all’Hertha Berlino. Tra una delusione e l’altra, c’è anche qualche fiammata improvvisa. Dei segnali di rinascita, che si alternano, però, a momenti profondamente negativi. Una vera e propria montagna russa. Che si ripete all’infinito.

Nessuno avrebbe mai scommesso sulla loro rivincita. Ma il destino ha giocato l’ennesimo scherzo. Come in quel lontano luglio del 1995. Simeone è tornato a splendere a Verona. Piatek sta pian piano ritrovando il sorriso a Firenze. Storie simili, fatte di exploit, delusioni e rivincite. Un filo conduttore, che parte dal Sud America e arriva in Europa. Più di dodicimila chilometri di distanza colmati dal destino.