Guardando i soldi spesi nell’ultimo calciomercato nei top 5 campionati europei c’è un dato che spicca sugli altri e cattura l’attenzione. La Premier League ha superato quota 2 miliardi, tra acquisti folli e colpi degli ultimi giorni. Cifre mai viste. Se sommiamo quelli spesi in questa sessione in Italia, Francia, Spagna e Germania, non si raggiunge quanto messo sul piatto in Inghilterra. Cose dell’altro mondo.
Si, perché la Premier è un campionato diverso, con regole e incassi che fanno sbalzare il mercato e cambiano gli equilibri. La differenza vera con gli altri paesi è che non sono solo le big a mettere mano al portafoglio: basti pensare al West Ham che ha speso 182 milioni, strappando Scamacca al Sassuolo per 40 e Paquetà al Lione per più di 60. Ma non solo. Il Nottingham Forest, da neopromosso, si è rifatto completamente il look comprando 21 giocatori per un totale di 160 milioni. Affari di un altro pianeta, come dicevamo.
Ma come è possibile? Come può essere che nella top 5 delle squadre europee che hanno speso di più in estate ci siano solo squadre inglesi? La risposta sta nel fatto che le società della Premier incassano così tanto dai diritti televisivi – che sono venduti all’estero come in nessun altro campionato al mondo – che hanno possibilità di spendere e spandere facendo impazzire il mercato. Contro ogni logica. Più forti di ogni crisi, della Brexit e della Pandemia. Fuori dal mondo, per l’appunto.
La squadra regina del mercato in Inghilterra quest’anno è stato il Chelsea di Tuchel, che negli ultimi giorni di calciomercato ha preso Zakaria, Fofana e Aubameyang, dopo aver già comprato durante l’estate Cucurella, Koulibaly, Sterling, Casadei e Chukwuemeka. Il totale? 295 milioni. Follia. Subito dietro, secondo in questa classifica, lo United di Ten hag, che ha chiuso la sessione strappando il brasiliano Antony all’Ajax per più di cento milioni. Classe e dribbling, ma quanti soldi per prenderlo. Dopo che i Red Devils ne avevano già spesi settanta per Casemiro e circa sessanta per Lisandro Martinez, arrivato sempre dall’Ajax. Duecentotrenta milioni complessivi. Fuori di testa.
La Premier gonfia quindi il mercato, facendo salire alle stelle i prezzi e incidendo non poco sull’economia degli altri campionati. Oltre a generare inflazione. Tutto questo però rende ricchi i club che vendono i propri giocatori a peso d’oro. Tanto in Inghilterra i soldi li hanno e sono disposti a spenderli, quindi giusto farseli pagare. Due su tutti, il già citato Ajax e il Benfica che ha incassato cento milioni dalla cessione di Darwin Nunez al Liverpool. Vedere per credere. I campioni vanno quindi tutti li, strapagati e allettati dal blasone, da grandi progetti e stipendi faraonici. Così la Premier è diventato il campionato più bello del mondo, anche se il mondo a cui appartiene è completamente un altro. I soldi spesi sul mercato lo raccontano meglio di ogni cosa.
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