Dal Real Madrid all’Italia, tanti acquisti con uno stesso fil rouge. Storie di campioni, rinascite e meteore 

Dal Real Madrid all’Italia, tanti acquisti con uno stesso fil rouge. Storie di campioni, rinascite e meteore 

Esuberi, meteore o giocatori in cerca di riscatto. Un filo diretto collega da anni il Real e la Serie A. Già, perché da Madrid spesso si va via per trovare nuovi stimoli, ma anche per una questione di spazio, minuiti e fiducia. I casi, con il passare del tempo, sono stati tanti tanti, di giocatori più o meno forti. Jovic, arrivato ieri a Firenze, è solo l’ultimo di una lista – di calciatori arrivati dalle merengues –  che conta trenta calciatori. Storie e motivazioni diverse, con un unico comune denominatore: arrivare nel nostro campionato e ritrovarsi.   


 

 

 

 

 

La Fiorentina ieri ha ufficializzato Jovic, ma non è la prima volta che le strade dei viola e dei blancos si incrociano in sede di Calciomercato. Già lo scorso anno infatti a Firenze dal Real era arrivato Odriozola, oggi tornato alla base dopo 25 presenze in A. Lo spagnolo, Basco di San Sebastián, si era innamorato di Firenze e con Italiano ha reso alla grande. Tanto da convincere il Real a dargli fiducia. Anche perché appena un anno prima avevano speso 30 milioni per prelevarlo dal Bayern. Ora lo spazio Alvaro se lo è conquistato con le grandi prestazioni offerte nel nostro campionato. Magari resterà incantato anche a Plaza de Cibeles.  Meno bene andò invece, vent’anni fa, a Javier Portillo. Altro affare sull’asse Firenze-Madrid. L’attaccante spagnolo arrivò al Franchi dopo aver fatto valanghe di gol nelle giovanili, ma le cose non andarono come ci si aspettava. Si parlava di lui come il nuovo Morientes, a Firenze non si è visto, ma neanche in carriera ha mai fatto bene. Meteora.  Andrà via dopo solo 6 mesi, tanta panchina e soli 4 gol fatti tra campionato e coppa Italia. Bocciato su tutta linea.  La speranza è che a Jovic vada meglio. Le premesse ci sono tutte. 

 

 

Quanti campioni tra Roma e Milano 

 

Tra Milan, Inter e Roma sono tantissimi i giocatori che da Madrid sono arrivati nel nostro campionato. Diversi tra loro, sia per costi, che per classe. Ma anche quanto raccolto nell’esperienza italiana. La Roma, dal 2005 al 2009 ha avuto un canale privilegiato con il Real grazie a Franco Baldini. L’ex ds dei giallorossi – che poi tornerà nella Capitale a più riprese nel corso degli anni – era segretario tecnico dei Blancos del presidente Calderón e renderà piu semplice la comunicazione tra i due club. In sintesi: tanti acquisti, non sempre grandi affari. Da Cicinho a Gago e Julio Baptista. Risultati? Cosí cosí, ma non fu solo colpa loro. L’ultimo in ordine di tempo è stato Borja Mayoral, che a Roma ha fatto un anno e mezzo e ora è il centravanti del Getafe. 

 

Decisamente diversa invece la situazione se si sale su, verso Milano, tra campioni e stelle che hanno poi lasciato un segno importante nella storia del club. Anche se non sempre è andata bene. Il Milan, facilitato dal buonissimo rapporto tra Galliani e Florentino Perez, negli anni ne ha piazzati tanti. Dagli ultimi Theo Hernández e Brahim Diaz a Diego Lopez, Kakà, Huntelaar, Emerson e Ronaldo se si va indietro nel tempo. Come detto giocatori differenti, con carriere differenti. Molti sono anche i colpi fatti dall’Inter, che da Madrid ha quasi sempre pescato grandissimi giocatori rivitalizzandoli. Cambiasso, Figo, Samuel, Sneijder e Hakimi. Tutti forti, tutti decisivi in nerazzurro. Unico neo: Santiago Solari. L’argentino era arrivato all’Inter con la fama di essere un talento del futuro, ma non splenderà mai. Sbarcherà a Milano insieme a Luis Figo, ottenendo pero risultati agli antipodi.  


 

 

 CR7, gli affari della Juve e tanti altri sparsi 

 

L’acquisto che viene sicuramente in mente quando si parla di Juventus e Real Madrid è senza dubbio Cristiano Ronaldo. Probabilmente il colpo del secolo in Serie A. È l’estate del 2017 e Agnelli versa più di 115 milioni per assicurarsi il portoghese cinque volte pallone d’oro. Lascerà la Juve tre e anni e 101 gol dopo. Ma non è il solo colpo messo a segno sull’asse Torino-Madrid. Nel 2009 i bianconeri riportano in Italia Fabio Cannavaro, ceduto proprio al Real dopo il Mondiale vinto. Le cose però, in questo caso, non andranno benissimo. Poi ci sono Khedira e Morata. Il primo, preso a costo zero, è stato per anni un punto di riferimento per la Juve di Allegri nonostante i tanti guai fisici. Ha vinto 5 campionati di A, 3 Coppe Italia e due Supercoppe. Storia diversa invece quella di Morata, che negli anni ha fatto avanti e indietro tra Torino e Madrid, passando anche per l’Atletico. La Juve lo acquistò nel 2014 per 20 milioni dal Real (con i Blancos che mantengono un diritto di recompra fissato a 30), per poi riprenderlo nel 2020, stavolta però in prestito dai colchoneros. Oggi è di nuovo agli ordini di Simeone ma con ogni probabilità partirà in estate. Chissà, magari ancora in destinazione Torino.  


 

 

 

Poi ce ne sono tanti altri, sparsi in giro per l’Italia. Da Callejon e Albiol, arrivati a Napoli nel 2013 con Benitez, al pipita Higuain. Poi anche Cassano, che andò alla Samp per rilanciarsi dopo un anno incolore a Madrid. Spesso è andata bene, vedere Fantantonio per credere: 96 partite, 35 gol, tantissimi assist e una squadra portata in Champions in coppia con Pazzini. 

 

Il nuovo centravanti della Fiorentina è quindi solo l’ultimo in ordine di tempo, in una lista fatta di giocatori rinati, stelle e qualche flop. Con la speranza che a Jovic possa andare bene e che finisca di diritto nella categoria di quelli che arrivando dal Real si sono rialzati nella nostra Serie A. Mucha suerte Luka, anzi da ora sarà dire meglio buona fortuna.