Dal retroscena su Simone inzaghi alle cene con Cassano e Nagatomo: gli aneddoti di Mudingayi
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In viaggio con Mudingayi.
Mudingayi, che aveva avuto l’attuale tecnico dell’Inter come compagno di squadra ai tempi della Lazio, ci fa sapere un curioso retroscena proprio su Inzaghi: “Simone aveva sempre un atteggiamento diverso dagli altri già in passato, dava idee e forza a tutti i ragazzi della squadra. Dava indicazioni quando era in panchina e già allora aveva voglia di capire il calcio. Conosce bene questo gioco”. Insomma, affermazioni che fanno ben capire che il mister nerazzurro ha sempre sognato e voluto tutto ciò, come si può evincere dai suoi primi successi avuti dopo la carriera da calciatore- Il belga continua precisando: “Tante persone parlano e pensano di essere capaci di allenare ma non è così, il calcio bisogna respirarlo e averlo dentro e lui lo ha sempre avuto. Conosce bene questo gioco”.
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Elogi anche per Antonio Conte, i tifosi dell’Inter devono ringraziare anche lui per aver portato la squadra nerazzurra a trionfare di nuovo in Italia dopo 9 anni di monopolio della Juventus: “Conte ha portato grande mentalità, era già una grande squadra ma lui ha portato esperienza e mentalità, è un vincente e ha lasciato l’impronta. Poi è arrivato un tecnico come Inzaghi che vede molto bene il calcio e ha portato un bellissimo gioco. Tutti questi elementi, insieme alla qualità dei grandi giocatori che ha, fa sì che l’Inter sia al momento la squadra più forte Italia, sa come vincere”.
Le cene (e gli scherzi) con Cassano e Nagatomo
Mudingayi ci parla anche di suoi ex compagni dell’Inter e in particolare si sofferma su Cassano: “Quando ero all’Inter andavo spesso a mangiare con lui e Nagatomo, andavamo a cena fuori ed erano momenti di grande allegria e risate perché Cassano è un personaggio, è uno che dice quello che pensa, è un ragazzo vero, senza peli sulla lingua. Era un massacro continuo con Nagatomo perché lui parlava poco l’Italiano e Cassano lo prendeva spesso in giro per il suo modo di parlare. Ovviamente scherzavamo tutti insieme ed anche Yuto si divertiva molto. È davvero un bravo ragazzo.”
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Chi la spunterà per la vittoria dello scudetto?
L’inter vince e convince portando a casa risultati ed ottime prestazioni, questo è anche il pensiero dell’ex mediano nerazzurro che sull’attuale corsa scudetto ci confida: “io vedo bene entrambe le milanesi però penso che l’Inter abbia qualcosa in più del Milan per poter vincere questo scudetto. Il Milan non è ancora così completo come i nerazzurri, magari è per la rosa più ampia o per la consapevolezza dei propri mezzi. Anche prima che la partita inizi si sente già la fame di vittoria da parte dei nerazzurri. Al momento vedo ancora l’Inter campione d’Italia, poi ovviamente può succedere di tutto”.
Il mediano belga di origini congolesi parla del suo passato all’Inter e del fatto che sia stato molto sfortunato per via degli infortuni ma nonostante ciò ha un bel ricordo della sua esperienza a tinte nerazzurre: “Sono rimasto in buoni rapporti con tutti, si è creata una bellissima amicizia, tuttora chiamo il capitano Zanetti e parliamo”.
“Kovacic aveva qualcosa di speciale, mi rivedo in Kessié”
Il Belga ci parla anche di un giocatore esploso nel panorama europeo e mondiale negli ultimi anni, suo ex compagno di squadra, ovvero Mateo Kovacic non stupendosi del suo straordinario rendimento: “Mi sono allenato e ho giocato 2/3 partite in Europa con lui e si vedeva già che era un giocatore di grande qualità, che dava geometrie al centrocampo ed era molto giovane, era di prospettiva evidente e e poi è un bravissimo ragazzo. Aveva tutti i presupposti per fare una carriera ottima, come sta facendo infatti.”
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Sappiamo tutti le caratteristiche di Mudingayi: corsa, recupero palla, temperanza e aggressività in campo. C’è un giocatore in cui si rivede nell’attuale Seire A? Ecco la sua risposta: “Mi rivedo assolutamente in Kessiè anche se io ero meno bravo negli inserimenti, è un giocatore molto potente, capace di stare bene in mezzo al campo, ha come me la caratteristica di rubare molti palloni durante una partita e di ripartire. In questo momento vedo soltanto lui in Serie A con il mio stesso stile di gioco, nel passato invece c’erano ad esempio anche Gattuso, Makelele, veri incontristi”.