Tutti pazzi per Samuele Vignato. Il baby talento classe 2004 è arrivato al Monza nell’estate del 2021, dopo la mancata iscrizione in Serie B del Chievo.
Negli scorsi anni sono state diverse le squadre a bussare alla porta del Chievo. Nel 2018 ci fu addirittura un interesse del Bayern Monaco. Classe al potere e Samuele ne ha da vendere.
Vignato è cresciuto nel Chievo, seguendo le orme del fratello Emanuel, ora al Bologna. Buon sangue non mente. Il Chievo è stata la sua seconda pelle, fino all’addio dell’11 agosto scorso 2021.
Il Monza ci aveva già provato, ma il Chievo disse no. Nonostante la situazione delicata. I gialloblù hanno rifiutato un offerta di 2,8 milioni di euro dal club di Berlusconi. L’intenzione dei biancorossi in realtà era quella di offrire 5 milioni per Vignato e Semper. “No” secco da parte del Chievo, che chiedeva quella cifra solo per il cartellino di Vignato.
L’addio poche settimane dopo è stato a zero e Adriano Galliani è stato bravo ad anticipare Inter e Juventus, offrendo al ragazzo l’opportunità di crescere in un progetto ambizioso.
Subito, alla prima stagione tra i grandi, è arrivata la promozione in Serie A. Voluta, ambita, sognata. E dietro questo traguardo ci sono anche un suo gol (contro il Pordenone) e un assist (contro il Como). Ora il primo gol in massima serie contro il Monza contro la Salernitana.
“Io e mio fratello – ha detto il calciatore ai microfoni di Sky Sport – ci passavamo la palla sotto al tavolo, la mamma ogni tanto si arrabbiava. La maglia n° 80 è per il mio idolo Ronaldinho: brasiliano, esterno, allegria, non potevo prendere altro numero. Oggi è un’emozione grandissima, ringrazio il mister per la fiducia. Galliani mi ha fatto i complimenti”.
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