Schuurs antidivo con lo sport nel sangue. Ecco chi è il nuovo centrale del Torino di Juric

Una racchetta da tennis, una palla da pallamano e un pallone da calcio. Sono le cose che, sparse per il salone di casa Schuurs, ti rubano l’occhio appena superi la porta d’ingresso. Già perché tra papà Lambert, leggenda della pallamano olandese che ha vinto 5 scudetti e detiene il record di presenze con la nazionale dei Paesi Bassi, alle sorelle Demi e Fleau, sono tutti sportivi. La prima, tennista professionista, è specializzata nel doppio e attualmente occupa il 18° posto nel ranking WTA di specialità, la seconda scelto invece la pallamano come papà. Perr invece ha sempre voluto sempre e solo il calcio. “Ha provato tutti gli sport, ma è stato innamorato del pallone fin da piccolo”. Da bambino faceva l’attaccante, poi ha fatto tutti i ruoli fino alla difesa, complice anche la struttura fisica. Scelta azzeccata. Oggi Juric e il Torino ringraziano.

Ma andiamo con ordine. Il Torino ha scelto di puntare forte su di lui per il dopo Bremer. Nove milioni e mezzo di euro più 3.5 milioni di bonus e percentuale del 15% sulla futura rivendita. D’altronde si sa, l’Ajax è una bottega cara e il talento si paga. Juric però lo ha chiesto, cercato e voluto fino in fondo. In granata rappresenterà presente e futuro. Golden boy.
Chi lo conosce lo racconta come duttile, forte fisicamente e come un ragazzo d’oro. Umile, pacato e leader silenzioso. Uno di quelli che ti fa capire quello che pensa con un’occhiata, che ha le spalle larghe per imporsi e guidare la difesa.

Con i lancieri ha fatto più di 90 presenze tra Eredivisie e Champions, l’ultima è stata domenica contro il Groningen. Il saluto finale a quello stadio che lo ha accolto che era un bambino nel 2018 e che lo ringrazia quattro anni dopo, prima della sua partenza verso Torino. All’Ajax ha sostituito De Ligt, con molta pressione e tanti occhi addosso. Li ha sempre retti benissimo. Personalità e leadership, senza la pretesa di voler finire in copertina. Antidivo per eccellenza. I suoi social ne sono la conferma: qualche foto con la ragazza Ross, con cui sta da quando ha tredici anni, e per il resto solo foto di campo. Esultanze, traguardi e ricordi da immortalare. Senza mai eccedere.
“A Torino per strada mi riconoscono tutti, io non sono abituato. In Olanda funziona in modo molto diverso”. Così ha raccontato a chi gli ha scritto nei suoi primi giorni italiani. Del nostro paese Schuurs ama la cucina, i paesaggi e il modo di vivere il calcio. Si sta già abituando. Dovrà ambientarsi in fretta anche nel nuovo Torino di Juric: Difesa a tre, tanta corsa e aggressività. Sempre con classe, ma senza bisogno di finire in prima pagina.