31 gennaio. Ultimo giorno di calciomercato. Ultime ore. Ore che possono cambiare storie e carriere. Siamo in una stanza. Seduti ci sono due ragazzi. “Cos’è successo quest’anno che segni anche bendato?”, chiede Demba Seck scherzosamente. La domanda è per l’altro protagonista di questa storia, Luca Moro. Due vecchi amici che si ritrovano nella stesso ufficio, quello dell’agente Giuseppe Riso, in attesa delle visite mediche. Un sorriso spontaneo e puro sul viso dei due. Un flashback nei loro occhi. Nella memoria i tanti ricordi dei tempi passati insieme l’anno precedente alla Spal. Due ragazzi. Un campo di calcio. La Serie A all’orizzonte.
Due storie che si legano. Passato, presente e futuro che si incontrano. Il loro percorso e il loro destino sembrano in qualche modo assomigliarsi. La Spal. L’ultimo giorno di mercato. La Serie A. Ma non solo. Entrambi si sono costruiti e si stanno costruendo il loro cammino. La massima serie se la sono conquistata. Gavetta e lavoro.
Demba Seck due anni fa giocava in Serie D con il Sasso Marconi. Una storia partita dal Senegal. Arriva in Italia per raggiungere il padre. La Spal lo manda in prestito. A Imola in C non trova continuità. Scende in D. “Ha avuto la bravura di capire che quella era l’ultima occasione per fare il grande salto”, ha raccontato il ds del Sasso Marconi. Dopo la D, il ritorno a Ferrara e l’esplosione in prima squadra.
A Ferrara dove incontra Luca Moro. Il sogno della Serie A se l’era disegnato nei suoi pensieri. Poi si è chiesto come prenderselo. Con i gol e con il lavoro. Padova, i prestiti al Torino, al Genoa e poi alla Spal. Quest’anno l’esplosione. Il giovane attaccante si è preso Catania. 21 gol in 21 partite. E pensare che in Sicilia non doveva neanche andarci. Ci è finito quasi per caso. L’arrivo ai piedi dell’Etna. Un gol. Un altro ancora. Non si è più fermato. I complimenti dell’idolo Lewandoski e tra qualche mese la Serie A.
“Cos’è successo che quest’anno segni anche bendato?”. Un exploit che ha sorpreso anche il suo vecchio compagno. Un ultimo giorno di mercato passato insieme tra visite mediche e ufficialità. Tra sorrisi, ricordi e un futuro chiamato Serie A. Partiti dal basso, i mesi insieme alla Spal e ora il grande salto. Seck al Torino. Moro al Sassuolo. Per rincontrarsi dovranno aspettare la prossima stagione. Il tempo di qualche altro gol in Serie C com il suo Catania e poi il giovane attaccante raggiungerà l’amico. Questa volta da avversari. Questa volta in Serie A. Una libera spensieratezza. Una genuina sfrontatezza. Un futuro da conquistarsi. Una volta ancora.
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