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Sensi e l’Inter, questione di minuti: dal derby con il Milan alla telefonata di Ausilio

120 i km che separano Milano e Genova. Una strada, quella verso la Liguria, intrapresa da Stefano Sensi. Uno l’obiettivo: ritrovare fiducia, continuità e minuti. Questione di minuti, appunto. Quei minuti che fecero la differenza anche nella trattativa che lo portò a indossare i colori nerazzurri.

 


È giugno 2019 quando si scatena un derby di mercato tra Inter e Milan proprio per Stefano Sensi. Il centrocampista è reduce da tre stagioni in crescendo con la maglia del Sassuolo, l’ultima delle quali sotto la guida di Roberto De Zerbi dove arriva il salto di qualità con due reti e quattro assist in 28 presenze.

Sono giorni incandescenti – non solo per la temperatura estiva – per l’agente di Sensi, Giuseppe Riso. Incontri a Casa Milan da una parte e nella sede dell’Inter dall’altra, che in quelle settimane cambiava casa da via Turati a viale Liberazione. Il giorno che cambia le sorti di Sensi è un venerdì, quando Riso era già in viaggio verso Forte dei Marmi dove avrebbe trascorso il weekend.


Il suo viaggio da Milano verso la Versilia, però, dura giusto qualche chilometro perché arriva la chiamata di Piero Ausilio: “Dove sei che dobbiamo parlare di Sensi?“. Cambio di programma: fuori allo svincolo C.A.M.M., inversione e ritorno a Milano per chiudere la trattativa. D’altronde, nonostante l’interesse del Milan, la volontà di Sensi era chiara: lavorare con Antonio Conte. Detto, fatto. Questione di minuti che hanno cambiato la trattativa, quei minuti che oggi potrebbero cambiare la stagione di Stefano Sensi.

Redazione

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