La corte di Sensibile e l’imboscata a Brescia: quando la Sampdoria tentò Simeone

Avreste mai pensato di vedere il Cholo Simeone alla guida della Sampdoria? Sì, c’è stata una possibilità. Bisogna tornare indietro fino al 2011. In quei mesi parte un vero e proprio casting da parte del direttore sportivo Pasquale Sensibile, alla ricerca del nuovo allenatore per la stagione 2011-2012. I blucerchiati fanno un tentativo per Benitez e per Pochettino (QUI la storia), ma c’è anche Simeone.

Simeone è fedelissimo al Catania di Pietro Lo Monaco. “Cholo, c’è la Samp che vorrebbe incontrarti. Che dici?” gli riporta l’intermediario, Gustavo Ghezzi. Simeone, uno di parola, sa che a fine stagione non verrà riconfermato dal club nonostante l’ottimo lavoro, ma comunque non accetta in nessun modo di dialogare con un’altra squadra.
“Sono sotto contratto, non me la sento”. E per di più la stagione è ancora in corso. Sensibile le prova davvero tutte, persino una sorta di agguato durante una trasferta del Catania, a Brescia. È l’8 maggio 2011 e Ghezzi organizza il possibile faccia a faccia. “Ti dico dove alloggiano, te prenoti una stanza e… vediamo”.

Il ds segue il piano, per filo e per segno, e arriva a pochi metri dall’allenatore, che però non cede alle lusinghe del mercato e rifiuta anche in quel caso di sedersi a trattare, concentrato a raggiungere il tredicesimo posto. È solo un piccolo episodio, ma fa capire la grandezza dell’uomo e l’integrità morale del professionista Simeone, da tempo infatti legato all’Atletico Madrid nonostante le innumerevoli opportunità.

E proprio l’Atletico gli ha regalato la seconda Liga della sua carriera, sette anni dopo la prima della stagione 2013-2014. Un premio frutto di lavoro, passione e sudore. Pilastri del Cholo Simeone.