Fai 7000 km, arrotondando per difetto. Il Portogallo e il Kazakistan distano – secondo Google – più o meno così. Di solito, a Crotone, Simy ne fa una decina per tornare dallo Scida a casa. Con in tasca un record sempre più consolidato: è il miglior realizzatore della storia del Crotone con 62 gol.
«Io sono qui da 5 anni e a questa società devo tutto», ha detto dopo la gara contro i granata. Ma chissà che storia avremmo raccontato se allora il giovane attaccante del Gil Vicente avesse accettato l‘offerta arrivata dal Kazakistan.
Siamo nell’estate del 2016, il Crotone è appena stato promosso in Serie A e il ds Ursino e alla ricerca di una giovane punta sul mercato. Attraverso un intermediario gli viene proposto di un attaccante nigeriano di 24 anni che aveva appena vinto la classifica capocannonieri nella Segunda Liga portoghese. 20 gol in 43 gare, e ha il contratto in scadenza. Un’opportunità che aveva intuito praticamente dall’altra parte del mondo anche l’Astana, club kazako, affiliato però alla UEFA.
L’offerta è di quelle allettanti, ma l’incognita ovviamente è data dal Paese, dal campionato e dalla lontanza dai radar europei. Nel mezzo si inserisce il Crotone che approfitta dei dubbi di Simy e piazza la sua offerta.
Kazakistan o Italia? La risposta è già nella domanda: “Quando mi hanno detto che c’era la possibilità di venire in Italia, quasi non ci credevo. La Serie A è uno dei migliori campionati al mondo e in Nigeria è uno dei tornei di riferimento. Ho rinunciato a tutte le altre offerte, era un’occasione da cogliere al volo”. Con buona pace dell’Astana e dei tanti chilometri risparmiati.
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