Cena di pesce a lume di trattative. Tutto in gran segreto. Topos ricorrente nella letteratura del calciomercato. I protagonisti del racconto sono Beppe Marotta, CEO dell’Inter, e Antero Henrique, uomo forte di Nasser Al-Khelaifi, presidente del Paris Saint-Germain. Luogo e data: Milano, nel ristorante di fiducia dell’amministratore nerazzurro, 8 luglio 2022. Il nome sul tavolo: Milan Skriniar.
“La cucina è chiusa”. Sono appena le nove di sera, ma è impossibile entrare nel locale. Antero e Marotta sono all’interno. Parlano, negoziano. Il dirigente del club parigino sta portando avanti una missione, toccata-e-fuga, in Italia. Nel primo pomeriggio ha incontrato il Sassuolo per parlare di Scamacca, poi, a sera, dall’attacco è passato alla difesa, con un nuovo obiettivo. Skriniar è il nome numero uno sul taccuino. E allora arriva la prima offerta. 50 milioni di euro. Con un contratto in scadenza a giugno 2023, l’Inter e Skriniar rischiano di separarsi. Ma Marotta rifiuta.
Muro della società nerazzurra. Antero esce dal locale a pancia piena, ma a bocca asciutta. E nemmeno dalla porta principale: i due dirigenti, navigati, escono dal retro per evitare occhi indiscreti. E si salutano, con la promessa di nuovi contatti, che si terranno il mese successivo, con lo stesso esito.
Infatti, a metà agosto, Antero torna a Milano e ci riprova, ma l’Inter non dà aperture. I nerazzurri decidono di non lasciar andare Milan Skriniar, troppo importante per il gioco di Inzaghi e per gli equilibri della squadra. Con la promessa giocatore-club di lavorare presto al rinnovo.
A mercato chiuso, la trattativa per il prolungamento inizia, con il primo incontro ad Appiano Gentile tra le parti. Non decisivo. Ma Marotta si dice “fiducioso e ottimista“, memore del rifiuto appena fatto per tenerlo a Milano. “Stiamo negoziando – dice Piero Ausilio – parlando, abbiamo fatto un’offerta importante. Bisogna prendersi il tempo giusto perché il ragazzo e il suo enturage faccia le dovute riflessioni“. Quindi si aspetta un segnale da Skriniar per capire se c’è la volontà di continuare in nerazzurro.
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