La paura non è mai stato un sentimento di Kevin Strootman. A Roma lo sanno bene e lo impareranno presto anche a Genova, dove martedì sera è sbarcato il calciatore olandese per iniziare la sua nuova avventura con la maglia del Genoa.
Un vero colpo di mercato per il club di Preziosi. Non di quelli da copertina di riviste amarcord alla “Come eravamo”. Siamo, sono. Strootman ha declinato al presente tutta la trattativa. “So dove sto andando, conosco bene la situazione”. Sì, proprio la lotta salvezza in una piazza esigente come Genova. L’essenza del suo essere, che forse a Marsiglia si stava spegnendo: “Voglio tornare a sentirmi calciatore”. Questo si sono sentiti dire il ds del Genoa Marroccu e il presidente Preziosi nella videochiamata fatta con Strootman che ha dato l’accelerata decisiva alla trattativa.
Un’operazione nata e poi conclusa nel giro di poche settimane che ha soddisfatto tutte le parti in causa. Da una parte il Marsiglia che cercava una sistemazione per un calciatore con un ingaggio importante e non più centrale nel progetto di Villas-Boas, dall’altra il Genoa alla ricerca di esperienza e qualità per il centrocampo.
Un Genoa all’inizio quasi stupito dalla possibilità di prendere in prestito un calciatore importante come Strootman. Stupore divenuto convinzione una volta capita la volontà e disponibilità al trasferimento dell’olandese. Battendo la concorrenza agguerrita del Cagliari che su indicazione di Eusebio Di Francesco avrebbe voluto riproporre in Sardegna la coppia romanista Strootman-Nainggolan.
Un’esperienza a Marsiglia che per Strootman era arrivata ormai al capolinea. Due anni e mezzo dopo l’acquisto dalla Roma per 25 milioni di euro era tempo di cambiare aria. Di tornare a lottare per qualcosa. Da perno inamovibile di Rudi Garcia a riserva di lusso da “ultimo quarto d’ora” con l’allenatore portoghese. 14 presenze stagionali – tra coppa e campionato – una sola dal 1′. Troppo poco per un calciatore come Strootman. Olandese atipico, dal cuore caldo e sanguigno come i latini. Tappe di una carriera diventate indizi per una prova: prima Roma, poi Marsiglia, ora Genova.
Dalla Costa Azzurra alla Riviera di Levante. Un viaggio bellissimo con tutta la famiglia al seguito. Poco meno di 400 km per ritrovare entusiasmo, per tornare a sentirsi vivo. Aiutando il Genoa a salvarsi, senza paura. Perché dopo gli infortuni, tre operazioni, errori e ricadute. Quella, Kevin, non ce l’ha mai avuta.
Tutto sul talento classe 2001 di proprietà dell'Estoril
Mettersi a disposizione di un movimento intero: per Trocchia è una vera filosofia. Perché mentre…
Debutto da sogno per il classe 2004 del Famalicao
Il calcio è uno sport che unisce e coinvolge davvero tutti e spesso vengono promosse…
La nostra intervista a Jorge Fernandes, difensore del Vitoria SC
Potrebbe esserci un destino futuro in Italia per Højbjerg? Il centrocampista del Tottenham è stato…