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Thiaw tra presente e futuro. Alla scoperta del nuovo difensore centrale del Milan di Pioli

L’identikit è perfetto. Giovane, forte e di prospettiva, insomma in linea con la politica seguita finora da Maldini e Massara. Malick Thiaw è arrivato negli ultimi giorni del mercato estivo come nuovo difensore centrale del Milan, che lo aveva già cercato a gennaio 2022. Alto 1,90, classe 2001 e con più di sessanta partite con i pro tra Bundesliga e Zweite. Un giovane di belle speranze da formare e far crescere con il tempo. Entrato stabilimenti nelle rotazioni in Serie A e la prima in Champions League agli Ottavi di finale contro il Tottenham.


Chi è Malick Thiaw

Per inquadrarlo meglio si può fare affidamento sui numeri: trentuno partite giocate nella scorsa stagione, di cui 28 da titolare. Anche quest’anno – dopo essere stato uno dei pilastri della promozione dello Schalke in Bundesliga – il copione è stato lo stesso. Tre partite giocate su quattro e risultati convincenti. 

Quello di Thiaw per il Milan, come detto, è un investimento sia per il presente che per il futuro. Un colpo alla Kalulu per intenderci. E il fatto che i rossoneri lo abbiano preso a titolo definitivo non è altro che un segnale in questo senso. Potrà quindi ritagliarsi il suo spazio, anche se al momento parte dietro nelle gerarchie. Ci sarà bisogno di tutti, Pioli lo ha ribadito più volte. Messaggio arrivato forte e chiaro. 

Ha qualità importanti, poi con la sua fisicità può imporsi contro qualsiasi avversario”. Chi lo ha allenato e lo conosce lo ha raccontato così. Lui un grazie speciale lo deve a Norbert Elgert, suo allenatore allo Schalke che lo ha stimolato e spronato, dandogli spazio e fiducia nelle giovanili. In poche parole, è stato il primo a crederci. Malick lo ha ringraziato scrivendogli dopo l’esordio con i grandi. “È merito suo”. Riconoscenza.  


 

Le origini di Thiaw

Un altro a essere stregato è stato Antonio Di Salvo, allenatore della Germania U21. Italiano d’origine ma tedesco d’adozione. Un po’ come Thiaw che ha il papà senegalese, la mamma finlandese ma che è nato a Düsseldorf e ha fatto tutta la trafila delle giovanili con la nazionale tedesca. Con la Germania ha fatto 8 presenze e un gol, in attesa dell’esordio con i grandi. Magari da domani qualche consiglio lo potrà chiedere a Di Salvo, quantomeno sulla lingua. Gli servirà tempo per crescere, soprattutto dal punto di vista tattico. Maldini, che in quanto a difensori sbaglia poco, lo ha però scelto e ci ha puntato con decisione, nonostante ci fossero altri nomi in ballo. Ora starà a lui dimostrare di essere all’altezza. Il tempo e il futuro sono dalla sua. 

Redazione

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