La classifica marcatori della stagione 91/92 se la aggiudicò Marco Van Basten. Il cigno di Utrecht realizzò ben venticinque reti contribuendo allo scudetto del Milan che si laureò campione d’Italia con 56 punti. In quella classifica dei goleador della Serie A, si iscrisse anche un portiere: Michelangelo Rampulla.
Siciliano di Patti, Rampulla è il numero 1 della Cremonese, squadra neopromossa e allenata da Gustavo Giagnoni. I grigiorossi lottano disperatamente per la salvezza e per questa stagione nel massimo campionato possono contare, tra gli altri, sull’attaccante argentino Dezotti, il fantasista Maspero, il giovane terzino Giuseppe Favalli e il centrocampista offensivo Marco Giandebiaggi. Da segnalare anche la presenza in rosa di un ventunenne attaccante paraguiano in prestito dalla Juventus, il suo nome è Gustavo Neffa. Qualche anno più tardi il cantante italiano Giovanni Pellino, utilizzò proprio il cognome del calciatore come nome d’arte.
A proposito di musica italiana, domenica 23 febbraio 1992 mancano solo tre giorni all’inizio del Festival di Sanremo, quello presentato da Pippo Baudo insieme ad Alba Parietti, Milly Carlucci e Brigitte Nielsen. Un’edizione che passò alla storia per l’irruzione sul palco, durante la prima serata, di Mario Appignani in arte “Cavallo Pazzo”, noto disturbatore seriale, che in Eurovisione urlò ai telespattori: “Il festival è truccato lo vincerà Fausto Leali”. Previsione sbagliata visto che sul gradino più alto del podio si classificò Luca Barbarossa con “Portami a Ballare” seguito da Mia Martini con “Gli Uomini non cambiano”.
Ma prima della più importante manifestazione musicale italiana c’è il sacro rito pagano della Serie A, con tutte le 18 squadre in campo allo stesso orario stabilito per i mesi invernali: le 14:30. Tre giorni prima la nazionale italiana ha rifilato 4 gol in amichevole al San Marino, una gara giocata a Cesena che è servita al nuovo ct Arrigo Sacchi, ingaggiato lo scorso ottobre, a mettere appunto le sue idee tattiche.
A dodici partite dal termine, la lotta per rimanere in Serie A è molto incerta. La Cremonese è penultima a dieci punti. I grigiorossi sono di scena a Bergamo contro un’Atalanta in salute a soli tre lunghezze dalla zona Uefa.
Vincere o quantomeno non perdere per continuare a sperare. Difficile visto i valori in campo ma non impossibile. Anche perché in quel periodo tutto sta per cambiare. Il lunedì di quella settimana, il 17 febbraio, sono scattate le manette per l’ingegner Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio con l’ambizione di diventare sindaco di Milano. Chiesa, esponente di spicco dell’area milanese del Partito Socialista, viene arrestato da un quarantenne magistrato molisano, Antonio Di Pietro, proprio mentre intascava una tangente di 7 milioni di lire dall’imprenditore Luca Magni che lo aveva denunciato alla magistratura. E’ l’alba di Tangentopoli che ridisegnerà lo scenario politico italiano. Chiesa è anche il cognome dell’arbitro che quel pomeriggio dovrà dirigere la gara al comunale di Bergamo.
L’ Atalanta, a quattro minuti dalla fine del primo tempo, va in vantaggio con un rigore realizzato da Carlos Alberto Bianchezi. Sembra un risultato già assegnato ma all’88’ i padroni di casa rimangono in dieci per l’espulsione di Caniggia, troppo plateale nelle proteste per un fallo non concesso. E’ l’episodio che riaccende la gara: gli ospiti si gettano in avanti e al 90′ ottengono un calcio di punizione. Sul punto di battuta si posiziona Alviero Chiorri che crossa a centro area alla ricerca di un compagno che riesce a trovare. Solo che la sua maglia non è grigiorossa ma nera. E’ la maglia da portiere.
A sfuggire alla marcatura e a colpire di testa realizzando il gol del pareggio è proprio Michelangelo Rampulla, diventando così, il primo portiere a realizzare un gol su azione in Serie A. I presenti hanno subito l’impressione di assistere ad un evento storico per il nostro calcio e dopo il gol, parte dello stadio applaude la prodezza.
Rampulla a fine gara va subito a consolare Ferron, forse perché alla storia passerà anche il numero 1 che ha incassato la rete da un suo alter ego. A fine stagione Rampulla e compagni retrocederanno. Ma della Cremonese di quella stagione resterà per sempre nitido il ricordo di un portiere goleador che con coraggio e sfrontatezza decise di dare una mano ai compagni per non perdere una partita. Non facendo una parata ma segnando una rete che consentì alla squadra di ottenere un pareggio in trasferta all’ultimo secondo.
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