Tudor pronto per la Juventus, dove i subentrati fanno fatica

Tudor pronto per la Juventus, dove i subentrati fanno fatica

Igor Tudor (crediti: Andrea Rosito)

Tudor potrebbe sostituire Motta nella Juventus, ma la statistica che riguarda gli allenatori subentrati non porta buone notizie

L’avventura di Thiago Motta sulla panchina della Juventus sembra ormai giunta al termine. Le divergenze con la dirigenza bianconera appaiono ormai impossibili da appianare e ora l’esonero, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe avvenire già prima della gara con il Genoa, con Igor Tudor pronto a subentrare fino al termine della stagione.

Nella storia della Juventus, però, dei diciotto allenatori che hanno accettato il ruolo a stagione in corso, soltanto in sette sono poi riusciti a ottenere la riconferma per la stagione successiva. Un dato che potrebbe non lasciare tranquillo l’allenatore croato.

Succede ad esempio a Jozsef Viola nel 1925/26, primo allenatore subentrato nella storia della Juventus che nella stessa stagione conquista lo scudetto. Così come Gyorgy Sarosi nel 1951/51. Mentre nel 1947/48 a William Chalmers basta condurre i bianconeri al secondo posto per restare. Destino simile a quello di Cestmir Vycpalek, a cui basta un quarto posto nel 1970/71 per ottenere la conferma che gli permetterà di vincere due scudetti con la Juventus.

In anni più recenti andrà meno bene agli allenatori chiamati a ricoprire l’incarico a stagione già iniziata e confermati per la stagione successiva. Carlo Ancelotti ad esempio si guadagna la riconferma nel 1998/99, ma nelle due stagioni successive trova grandi delusioni, come quella del nubifragio di Perugia. Mentre la stagione di Ciro Ferrara sulla panchina bianconera nel 2008/2009 durerà solo 21 gare.

Tudor pronto per la Juventus, dove i subentrati fanno male
Igor Tudor (imago)

Gli allenatori subentrati ma non riconfermati alla Juventus

Differentemente da quelli citati, tanti allenatori subentrati non sono invece riusciti a ottenere il pass per la stagione successiva. Nel 1935/36 a Carlo Bigatto non basta uno scudetto per continuare la sua avventura in bianconero. Così come non serve la conquista della Coppa Italia del 1941/42 a Luis Monti, che tra l’altro da giocatore fu uno dei primi stranieri a trasferirsi nel campionato italiano durante l’epoca fascista.

Federico Munerati viene sostituito da Giovanni Ferrari nell’estate del 1941, mentre è curiosa la storia di Teobaldo Depetrini, subentrato due volte sulla panchina della Juventus tra il ’56 e il ’59 e mai riconfermato per la stagione successiva, nonostante la conquista di una Coppa Italia. Così come vengono esonerati al termine della stagione Carlo Parola, Eraldo Monzeglio, ed Ercole Rabitti per ben due volte.

Più recentemente le cose non sono andate meglio per gli allenatori entrati in corso d’opera alla Juventus. Giancarlo Corradini prende il posto di Deschamps nel 2007, ma viene poi rimpiazzato da Claudio Ranieri. Così come Alberto Zaccheroni viene sostituito da Gigi Delneri al termine della stagione 2009/2010. Mentre Paolo Montero, che concluse la scorsa stagione della Juventus, lascerà poi il posto proprio a Thiago Motta.

Oltre a sistemare la situazione interna della Juventus Igor Tudor dovrebbe perciò anche ribaltare questa statistica che lo vede sfavorito, quantomeno storicamente. L’occasione della vita per l’allenatore croato che, dopo aver fatto bene sulle panchine di Verona, Marsiglia e Lazio, potrebbe avere una grande chanche per fare il salto di qualità con una big.