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Uruguay, alla scoperta di Matturro: il futuro caudillo della Celeste

Tre milioni di abitanti e una passione viscerale per il calcio. L’Uruguay da sempre vanta una grande tradizione di difensori centrali. Di ‘Caudillos’. Da Montero, Lugano e Godin, fino a Josema Gimenez e Araujo. E il prossimo potrebbe essere Alan Matturro, prossimo acquisto del Genoa, classe 2004 prodotto di quello che è il settore giovanile più florido di Montevideo: il Defensor Sporting


La ‘nascita’ di Matu

La Violeta è il club che apporta più giocatori alle nazionali giovanili per le competizioni internazionali ed è reduce dalla promozione in Primera nel 2021 dopo la clamorosa retrocessione del 2020. Una rinascita all’insegna del proprio vivaio, tra cui Matturro, uno dei gioielli dell’annata 2004 che ha vinto tutti i campionati giovanili a cui ha partecipato

Matu, come viene soprannominato, ha inziato a giocare a calcio a Montevideo nel Club Rocha e dopo 2 anni nel Potencia, nei campetti di baby fútbol come la maggioranza degli uruguaiani. Quattro anni nelle giovanili del Peñarol, poi a 12 anni il passaggio al Defensor.

Gli inizi da attaccante, fino all’incontro nella Sub15 con Gianni Michellini, l’allenatore che lo ha arretrato al centro della difesa. Senza dimenticare Martin Varini, uno degli allenatori più importanti nella sua formazione insieme ad Hector Rodriguez, colui che lo ha fatto debuttare a novembre 2021 in Prima Squadra, e Alan lo ha ripagato con la rete decisiva nella semifinale playoff contro il Club Atlético Cerro. 

Un gol e un’esultanza speciale, con le mani e lo sguardo rivolti al cielo. Una rete dedicata a sua madre. Una delle due colonne della sua infanzia che è scomparsa a luglio 2021 dopo essere stata ricoverata per Covid. Da allora la sua vita è cambiata e tutto ciò che fa è dedicato a lei.  


Gioie e dolori

Ad agosto 2021 ha assaggiato il calcio europeo con il Torneo de L’Alcudia, a Valencia con la Celeste Sub-17, prima di rompersi il perone e star fuori per oltre due mesi. Una prima esperienza nel Vecchio Continente, per lui che ha il passaporto italiano grazie alla famiglia originaria di Balvano in provincia di Potenza e ha come idolo Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos come modello.

A Valencia ci è tornato anche quest’anno con la Sub-20 e nonostante la sconfitta per 4-0 in finale contro l’Argentina, nel post-partita ha ricevuto i complimenti del ct dell’Albiceleste, Javier Mascherano. A settembre ha ricevuto poi la prima convocazione in nazionale maggiore, ma la settimana più importante è stata quella che ha anticipato il suo diciottesimo compleanno: primo gol in Primera contro l’Albion e ha annullato Suarez nell’1-1 contro il Nacional. 

Centottantanove centimetri d’altezza e un mancino educato che non stanno passando inosservati, nonostante il rinnovo di contratto fino a dicembre 2024 con una clausola di 6 milioni di dollari. Matturro va avanti, per mamma Silvana e per se stesso. Con l’Europa e l’Italia ad un passo: il Genoa è pronto ad accoglierlo a braccia aperte. 

A cura di Mattia Zupo

Redazione

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