“Mi ritiro, devo laurearmi”, poi arrivò Bagnoli: il Dott. Volpati Campione d’Italia con il Verona

C’era una volta… spesso iniziano così le storie andate, quei racconti impolverati e ingialliti dal tempo. Ma nella memoria di tutti quella del Verona di Bagnoli è una favola ancora viva, anche a 35 anni di distanza. Era il 12 maggio 1985 e il Verona diventava Campione d’Italia per la prima volta nella sua storia. L’ultima provinciale capace di vincere lo scudetto.
Tra i tanti protagonisti di quella cavalcata forse irripetibile, c’era Domenico Volpati, il mediano di Osvaldo Bagnoli. Un suo uomo, acquistato nell’estate del 1982 dopo un lungo corteggiamento. Una trattativa non dai connotati ai quali siamo abituati oggi, tra agenti, società, ingaggi e contratti pluriennali. Semplicemente quella di Bagnoli fu un’opera di convincimento personale per non farlo smettere con il calcio e accettare l’avventura a Verona.
Rewind. 13 giugno 1982, ultima giornata del campionato di Serie B. Verona-Brescia ha i contorni di una sgambata domenicale senza nessun interesse. I ragazzi di Bagnoli sono aritmeticamente in Serie A mentre il Brescia è ormai retrocesso in Serie C. L’allenatore del Verona però ha un solo obiettivo, convincere Volpati. Prima del calcio d’inizio l’invito è quasi perentorio: “Vieni da noi il prossimo anno”. La frase in dialetto milanese coglie nel segno, ma non attecchisce. “Grazie mister, ma io mi ritiro a fine stagione”.

Doccia fredda per l’allenatore e per le due squadre, costrette a sospendere la gara al 75′ per un nubifragio improvviso. Partita rinviata, appuntamento sempre al Bentegodi ma il 17 giugno. L’occasione fa l’uomo ladro: “Ehi Volpati, pensaci su. Ne riparliamo giovedì”. Fu una settimana difficile. Da una parte la Serie A, dall’altra l’Università di Pisa e i soli 7 esami di Medicina da sostenere prima della laurea. Il percorso nella testa di Domenico Volpati era chiaro, basta calcio è ora di pensare al futuro (costruito lo stesso con una carriera trentennale da dentista).
La risposta il 17 giugno arriva. “Ci sto mister”. Il resto lo racconta la storia fatta di uno scudetto e 6 anni in maglia gialloblu da protagonista assoluto. 160 milioni di lire ben spesi come ha sempre ricordato Emiliano Mascetti: “Volpato è l’operazione migliore della mia carriera”. Dentro a quella leggenda chiamata Verona scudettata.