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Il fiuto di Bielsa, la fiducia di Garcia e gli elogi di Spalletti: la storia di Anguissa

Iniziò tutto con una rovesciata nei campetti di Yaoundé, la capitale del Camerun dov’è cresciuto. Il piccolo André-Franck Zambo-Anguissa (nome completo) impressionò con quel gesto tecnico in una partitella tra amici. Uno di loro gli disse: “Hai un futuro nel calcio“. Finì per convinserne. Ora ha 25 anni e in poche settimane si è preso il centrocampo del Napoli di Spalletti, capolista in Serie A. Il suo trasferimento in Italia è arrivato a fine mercato. Forse un po’ a sorpresa, forse non era il nome a cui la piazza si attendeva, ma a questo Franck era già abituato: gli successe la stessa cosa qualche anno prima. 

 


Nel mirino d’El Loco

Dopo essere cresciuto in Camerun, Franck raggiunge la Francia: viene preso dal Reims che lo porta nel proprio settore giovanile quando aveva 18 anni. Dopo una stagione va in prova al Valenciennes: il club vuole proporgli un contratto dopo un mese di provino convincente. Mancano solo le firme ma poi arriva il colpo di scena che porta un nome e un cognome: Marcelo Bielsa. El Loco, allenatore del Marsiglia, convince gli scout dell’OM a prendere questo piccolo ragazzone: costa poco e il potenziale è tanto. Valenciennes beffato all’ultimo: l’OM non si può rifiutare. 

 


 

A Marsiglia Anguissa arriva alla sorpresa generale: non lo conosce nessuno e il periodo per lo ‘sbarco’ nell’OM è forse il peggiore. La squadra infatti è partita malissimo in campionato, Bielsa nel frattempo si è dimesso per divergenza di vedute con la società e in panchina è arrivato Michel, l’ex stella del Real Madrid, il cui feeling con la squadra non decollerà mai. L’ambiente è infuocato per la partenza d’El Loco e il campionato sarà disastroso per tutto l’arco della stagione (l’OM finirà al 13° posto). Zambo-Anguissa però sarà una delle poche note positive.

 

Tanto che l’anno seguente Rudi Garcia lo lancia definitivamente, dandogli sempre più spazio tra i titolari: “Apporta tantissimo con il suo lavoro in mezzo al campo ed è una figura positiva per il gruppo“. Dopo tre anni, 110 partite giocate e un’Europa League sfiorata con le mani, ad agosto 2018 arriva il Fulham con un’offerta da 25 milioni di euro irrifiutabile. Zambo-Anguissa porterà nelle casse dell’OM una plusvalenza identica a quella portata da Ribery nel 2007, anche se era un altro calciomercato, si sa. 

Dopo tre stagioni tra Fulham e Villarreal, poche settimane fa è arrivata la possibilità di arrivare in Italia e scoprire la Serie A. A Napoli il suo arrivo ha sorpreso un po’ tutti, forse non era il nome che si aspettava la piazza ma Zambo ormai a questo era abituato. Gli sono bastati pochi minuti in campo per convincere i suoi nuovi tifosi sulle sue qualità. Con la Juve prestazione da leader di centrocampo, come se fosse in squadra da mesi. Con l’Udinese la conferma. Spalletti ha trovato un leone: “E’ fondamentale, ci completa con le qualità che ancora non avevamo“. 

 


Una foto di Anguissa nel 2018, insieme ai suoi parenti e dietro i lavori per la costruzione della casa che vuole regalare alla sua famiglia

 

Lavoratore, forte fisicamente, ragazzo d’oro. Zambo-Anguissa è considerato così dai suoi allenatori. Generoso e gentile coi compagni, duro in campo quando c’è da esserlo. Qualche anno fa disse che il suo sogno più grande sarebbe stato quello di regalare un giorno una grande casa a Yaoundé per tutti i suoi parenti, per ringraziarli degli sforzi fatti per permettergli di diventare calciatore. Intanto è arrivato in Serie A e nel Napoli capolista di Spalletti è diventato un pilastro. Il sogno continua. Mattone dopo mattone. 

Cosimo Bartoloni

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