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Dal gol contro il Qpr al passaggio al Barça: i momenti che hanno segnato la carriera del Kun Aguero

Lewandowski o Suarez? Benzema o Higuain? Quando ci domandiamo su chi sia stato il miglior centravanti degli ultimi dieci anni, spesso ci dimentichiamo di un attaccante da 438 reti: Sergio “El Kun” Aguero. Una carriera esemplare di un giocatore straordinario, che, dopo 18 anni di gol a non finire, si è dovuto arrendere davanti a un’aritmia cardiaca. Ha iniziato in Argentina con l’Independiente prima di arrivare in Europa. Prima l’Atletico Madrid, poi il passaggio al Manchester City e infine l’approdo al Barcellona. Tra centinaia e centinaia di gol, ci sono alcuni momenti che hanno segnato la carriera del Kun.

 

 


 

 

L’esordio e il primo incrocio con Maradona

 

Avellaneda, 7 luglio 2003. Al “Libertadores de América” si gioca Independiente-San Lorenzo. Gli ospiti portano a casa i tre punti grazie a una vittoria di misura, ma tra le poche note positive per il club di Avellaneda c’è l’esordio di un ragazzino piuttosto promettente. Il suo nome è Sergio Aguero, e ha da poco compiuto 15 anni. Entra in campo nel finale di quella partita e diventa il più giovane esordiente nella storia della Primera División argentina. A chi apparteneva quel record? Un certo Diego Armando Maradona. Il primo incrocio tra i due avviene senza mai incontrarsi.

 

La vittoria dell’Europa League

 

 

Amburgo, 12 maggio 2010. L’Atletico Madrid, dopo aver conquistato la qualificazione contro il Liverpool, ha la possibilità di portare a casa un trofeo europeo dopo 36 lunghi anni di digiuno. Ad attendere i Colchoneros ci sono gli inglesi del Fulham, guidati da Roy Hodgson. Aguero ha finalmente la chance di vincere il primo trofeo con la maglia dell’Atletico. Risultato finale? 2-1 per i Colchoneros grazie a una doppietta di Forlán e un super Kun Aguero, che serve i due assist decisivi per le reti del compagno di reparto. Primo trofeo in carriera e messaggio chiaro: il Kun è pronto a prendersi la scena del calcio europeo.

 

 


 

 

 

Il gol della provvidenza

 

Manchester, 13 maggio 2012. Una delle giornate più memorabili che il calcio abbia vissuto nell’ultimo decennio. Siamo all’ultima giornata di Premier League, e la classifica recita: Manchester City 86, Manchester United 86. Mentre i Red Devils sono impegnati in casa del Sunderland, i Citizens ospitano il QPR. Al 92’ della sfida dell’Etihad Stadium, il tabellone recita 1-2. Intanto lo United ha archiviato i conti allo Stadium of Light, vincendo 0-1 e raggiungendo quota 89 punti. Nel frattempo il City è sotto a sorpresa e servirebbe un miracolo per ribaltare il match. Detto fatto. Al 92’ Dzeko pareggia i conti, i Citizens ci credono. C’è bisogno dei tre punti, indovinate un po’ l’epilogo? Balotelli riceve la palla in area e in qualche modo la lascia lì per il Kun che la raccoglie e firma il gol del 3-2. Impossibile dimenticare l’urlo di Martin Tyler. Quando tutto sembrava perduto, Aguero regala il titolo al Manchester City, una coppa che mancava da 44 anni. Quel memorabile “Aguerooooo!” rimbomba ancora nelle nostre menti.

 

 


 

 

 

La Copa America

 

 

Rio de Janeiro, 10 luglio 2021. Siamo nel tempio del calcio, al Maracanã si gioca Argentina-Brasile. Le due nazionali che hanno segnato la storia del calcio sudamericano, si affrontano proprio per la conquista della Copa America. L’albiceleste, dopo i fallimenti delle scorse edizioni, è una seria pretendente alla vittoria finale. Messi, Di Maria, Lautaro, Aguero: la nazionale argentina ha tutte le carte in tavola per puntare al titolo. Dopo 22 minuti, Angel Di Maria sblocca una partita molto equilibrata. Il risultato non si schioderà dall’1-0 e l’Argentina porterà a casa la quindicesima Copa America della propria storia. 

 

 


 

 

 

La parentesi al Barça e il rapporto con Messi

 

“È un piacere e un orgoglio giocare con Leo. Se resterà, e penso che lo farà, cercherà di dare tutto come ha sempre fatto. Io e Leo parliamo tutti i giorni. Poter allenarci tutti i giorni insieme ci permetterà di conoscerci ancora di più”. Sono queste le prime parole che Aguero, appena arrivato al Barcellona, spende nei confronti del suo amico Leo Messi. I due sono legati da un rapporto profondo, tanto da spingere il Kun a firmare per il Barcellona e tanto da portare Messi a chiedere alla dirigenza blaugrana l’acquisto del centravanti argentino. Aguero arriva in Spagna per giocare con Leo, un vero e proprio sogno per lui. Ma la realtà, come ben sappiamo, sarà diversa. Il 5 agosto Messi lascia il Barcellona a causa di ostacoli economici che non permettono il rinnovo di contratto. Leo e il popolo blaugrana sono in lacrime. A casa Messi si reca immediatamente Aguero, che resterà con lui tutta la notte per consolarlo.

 


 

 

Dopo acciacchi fisici e qualche problema muscolare, Aguero esordisce il 17 ottobre contro il Valencia. Passano due settimane, e nel match con l’Alavés accusa un’aritmia cardiaca. La carriera del Kun è finita, ma chi ama il calcio non potrà mai dimenticare uno dei migliori centravanti dell’ultimo decennio. Grazie di tutto Kun.

 

Davide Masi

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Davide Masi

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