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Barzagli e Zaccardo al Wolfsburg, la trattativa con “l’aiuto” dell’interprete

Nella loro carriera, Andrea Barzagli e Cristian Zaccardo hanno condiviso diversi momenti insieme: dal Mondiale 2006 all’Europeo U21 2004, passando per i quattro anni a Palermo e il trasferimento al Wolfsburg. Un passaggio in Germania contestuale, frutto di una trattativa che si è svolta al quattordicesimo piano della sede centrale della Volkswagen, a Wolfsburg, ma grazie anche alla presenza di una figura chiave: l’interprete. “Se avessi saputo il tedesco perfettamente non avrei avuto il tempo di riflettere” ci racconta Rino Foschi, allora direttore sportivo del Palermo.

 


 

È l’estate 2008 quando il Wolfsburg, guidato in panchina da Felix Magath che svolgeva il ruolo di manager “all’inglese”, mette nel mirino Zaccardo. Una trattativa conclusa grazie all’ausilio di un intermediario, ma ancora non c’era la firma del Palermo. “Volevo 7 milioni di euro – spiega Foschi – Ero fuori dall’Italia per un altro giocatore e, mentre mi trovavo a Parigi, mi chiama Magath chiedendomi di andare a Wolfsburg per firmare i contratti“.

 


 

Foschi, allora, si dirige a Wolfsburg, accompagnato dal segretario del Palermo Roberto Felicori e da un interprete per consentire la traduzione dal tedesco all’italiano. Quest’ultima è la carta fondamentale quando Magath invita Foschi nella sede della Volkswagen perché il presidente dell’azienda automobilistica voleva parlare con lui. “Questa persona non aveva mai ricevuto un dirigente italiano – racconta Foschi – Era un contesto che mi affascinava, tra guardie del corpo e un grattacelo che arriva fino al quattordicesimo piano e, negli ultimi piani, era sorvegliato da alcune guardie“.

 


 

Erano gli anni dove Luca Toni trascinava il Bayern Monaco alla vittoria del titolo, ma anche il Wolfsburg aveva ambizioni di alta classifica con la coppia Grafite-Dzeko. “Loro cercavano un giocatore come Toni che potesse dare un’immagine importante del club“. Da qui l’idea che viene in mente a Foschi: proporre Barzagli al Wolfsburg. “Era molto vicino alla Fiorentina per 9 milioni di euro, dissi loro che era un giocatore importante e un campione del mondo. Sparai una cifra: 15 milioni di euro“.

Con il sì del Wolfsburg Foschi tornò in Italia per convincere Barzagli a sposare la causa. Trattativa chiusa: il Palermo portò a casa 22 milioni di euro da questa doppia cessione, mentre il Wolfsburg acquistò due difensori che furono un punto di riferimento per la vittoria della prima, storica, Bundesliga nella stagione 2008-2009. Il tutto grazie al tramite dell’interprete che consentì a Foschi di studiare la strategia giusta: “Essere ignoranti e sfruttare l’ignoranza” conclude il dirigente, sorridendo. 

Giovanni Mazzola

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