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Il “brasiliano numero 2”: Bremer, l’intreccio col Torino e quelle sirene inglesi

L’Italia quasi per caso, la Serie A da protagonista. Due anni e mezzo pazzi, incredibili: da prima riserva a prima scelta, Gleison Bremer ora si gode il Torino e continua a guardare avanti. C’è una salvezza da conquistare e al calciomercato ancora non vuole pensare, ma è difficile non immaginarlo al centro delle trattative la prossima estate. Ma se vi dicessimo che in Serie A non ci doveva nemmeno arrivare?

  


È proprio questa la bellezza del mercato: crea prospettive e incroci incredibili. A proposito di incroci, era sicuramente molto ingarbugliata la matassa intorno a Lucas Verissimo, il brasiliano numero 1, quello che al Torino, nel 2018, piaceva più di tutti. A Mazzarri serviva un difensore più alla Bonucci; l’allora ds Petrachi aveva messo gli occhi sul giocatore del Santos (da questo gennaio passato al Benfica). Mai si sarebbe potuto aspettare così tante complicazioni per riuscire a chiudere la trattativa: tanti agenti dicono di detenere la procura del giocatore, non si capisce bene con chi parlare.

Dal “Bonucci” al “Chiellini”

Una matassa, appunto. Il Torino non si fida: l’allora segretario Pantaleo Longo aveva anche avvisato Cairo e Petrachi che il tesseramento poteva incontrare possibili incongruenze di natura regolamentare. Meglio non rischiare. E se non si può arrivare al “Bonucci”, si prova il “Chiellini”.

 


Che sul taccuino di Petrachi ha le fattezze del brasiliano numero 2: Gleison Bremer. Gioca nell’Atletico Mineiro, valutazione sui 6 milioni di euro. Molto più abbordabile rispetto a Verissimo (che ne costa 10) e molto più semplice da trattare. A inizio luglio, si fa tutto e pure di corsa: arriva in Italia, firma, va a Bormio (sede del ritiro), conosce Mazzarri, riparte per il Brasile. Ma come? Deve ottenere il visto di lavoro e il permesso di soggiorno: è la prassi, soprattutto quando si fanno le cose di fretta e l’allenatore ha urgente bisogno di un altro difensore. “Ci dovrai lavorare un po’, ma vedrai che ti darà soddisfazioni”. Quelle che sono ora di tutto il Torino.

 


 

Quest’anno già 3 i gol in stagione finora, 11 in 94 presenze ufficiali. Ricorda un certo Glik, che nella stagione 2014/2015 ne realizzò 7. Numeri da alto profilo, in tutti i sensi. Al Torino era stata recapitata un’offerta tramite la sua agenzia, la CAA Base (la stessa che ha seguito l’intermediazione per Diallo al Manchester United), di 15 milioni di euro da parte del Fulham. “Preferisco restare qui”, aveva allora detto Gleison in un confronto con Cairo. Decisione saggia, vedendo i numeri. Il presente se lo gode. E il futuro lo aspetta.

Valentino Della Casa

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