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Dall’arrivo contestato a leader della Juventus: la rivincita di Danilo

In quattro anni tante cose possono cambiare. Chiedere conferma a Danilo, passato da essere un giocatore contestato a leader e jolly della Juventus. Uomo chiave e fedelissimo per Max Allegri: il brasiliano si è preso in mano la Vecchia Signora.


Lo scambio contestato

Siamo nell’estate del 2019 quando la Juventus accoglie Danilo. I bianconeri hanno appena cambiato allenatore: dentro Sarri, fuori Allegri. Nuove idee di gioco e un nuovo inizio. La cessione che più fece rumore in quella sessione di calciomercato fu quella di Cancelo. Il portoghese saluta Torino dopo un anno e approda alla corte di Guardiola. Al posto dell’ex Valencia, la Juventus riceve Danilo.

Uno scambio non alla pari (28.6 milioni di euro a favore della Juventus) ma che comunque non convince del tutto i tifosi bianconeri. Caratteristiche, età e margini di crescita totalmente differenti. Eppure Danilo ci mise poco meno di 30 secondi a far ricredere tutti. Entra al 15’ e segna con il primo pallone toccato all’esordio casalingo contro il Napoli, diventando il giocatore straniero più veloce di sempre a segnare il primo gol in Serie A. Il secondo in assoluto nella storia.


La prima stagione di Danilo

Oltre al gol all’esordio, ci sono stati pochi altri momenti positivi nella prima stagione in bianconero di Danilo. Anzi, in realtà il brasiliano ha vissuto un’annata decisamente in ombra. Prestazioni negative, poca incisività e troppe disattenzioni. Nel frattempo, a Manchester, Cancelo ha iniziato a incantare. Un trequartista prestato al ruolo di terzino. Imposta, serve e illumina. Il portoghese è esploso definitivamente. E dalle parti di Torino qualcuno inizia a rimpiangere il suo addio.

La stagione di Danilo raggiunge il punto più basso nella finale di Coppa Italia contro il Napoli. Il brasiliano sbaglia il rigore, sparando in curva il pallone. Come magra consolazione un altro record: Danilo diventa l’unico calciatore ad aver vinto una Serie A, una Premier League, una Liga e una Champions League, oltre alla Copa Libertadores col Santos. Troppo poco, però, per sorridere.

L’inversione di rotta

Poi l’improvvisa trasformazione. Nuova stagione, nuovo allenatore e nuova vita. La Juventus saluta Sarri e accoglie, a sorpresa, Pirlo. Il tecnico bianconero passa alla difesa a tre e Danilo diventa il terzo centrale di destra. Un cambiamento che fa rinascere il brasiliano. Pian piano l’ex Manchester City diventa un pilastro. Una leadership fuori dal comune. Un cambiamento di mentalità spaventoso, quasi inimmaginabile.


Nonostante la stagione insufficiente della Juventus, Danilo riesce a stupire tutti. Non il classico giocatore brasiliano, bensì un difensore roccioso e tatticamente impeccabile.

E questa stagione, con Allegri in panchina, Danilo è ormai diventato un uomo chiave della Juventus. Un vero leader e uomo squadra. Ma soprattutto un jolly. Terzino, centrale di difesa e, addirittura, regista in mezzo al campo. Un tuttofare perfetto in ogni ruolo. Il “nuovo” Danilo piace a tutti. Il tempo può risolvere tutto. Pazienza e tanto lavoro: lo stile di vita del 6 bianconero.

Davide Masi

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Davide Masi

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