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Dall’Inter alla PEC e la citofonata di Galliani: il viaggio di Destro

Quella di Destro è più di altre una carriera vissuta sulle montagne russo. Massima esemplificazione di alcune sfumature proprie del calcio e di ciò che esso comporta. Picchi altissimi e cadute pesanti. Tutto in poco tempo. Quasi impercettibile. Da tutto a niente. E viceversa. Un viaggio alla ricerca del riscatto. La voglia di rivincita dopo gli ostacoli della vita. Genoa-Bologna è anche la sua partita. Due momenti nel suo lungo percorso.

 

Dal bianconero al nerazzurro. Poi direzione Genova per… Ranocchia

Ascoli Piceno è la sua casa. Dove nasce e cresce. Anche calcisticamente. Fino al 2005, quando arriva la chiamata da Milano, sponda nerazzurra. 14 anni e una carriera da costruire. E il ragazzo si fa notare: 38 gol in 65 presenze. Scudetti e un Torneo di Viareggio nel 2008. Destro studia da vicino l’Inter del Triplete. Milito il giocatore di cui è innamorato. Poi nell’estate 2010 però l’addio. Direzione Genoa. Proprio come il Principe. Entra nell’affare che porta a Milano Andrea Ranocchia. Poi il prestito a Siena. La stagione dell’esplosione. Nell’estate diviene protagonista del mercato. Il primo giocatore la cui trattativa è risolta dalla PEC. Gol e prestazioni che valgono l’interesse delle big. Ad avere la meglio è la Roma di Zeman. Sabatini lo preferisce ad Aubameyang. 11,5 milioni di prestito e 4,5 di diritto di riscatto. La Capitale la nuova casa.


Dalla PEC al citofono: Destro e il calciomercato

Mattia Destro del calciomercato per certi versi ne è stato un innovatore. Aneddoti e prime volte. Una la abbiamo già vista. L’altra avviene qualche anno dopo. Dalle vie tecnologiche alle vie… di Roma. Sì, perché Adriano Galliani per portarlo al Milano prese un aereo e si recò direttamente a casa di Mattia. Suona il citofono. “Mi fai entrare?”. “Entra pure”. Nella sorpresa di tutti. Del ragazzo, dei genitori e della fidanzata. “Sei la prima scelta del nostro allenatore, crediamo molto nelle tue capacità”. L’ex dirigente rossonero lo convince. Destro torna a Milano, questa volta sponda rossonera.

 


Anni a tinte rossoblu

L’avventura al Milan non va benissimo. Diverse le difficoltà. Sia dell’attaccante sia della squadra. Nel 2015 si cambia. Bologna e il “Dall’Ara” le destinazioni. Una partenza molto buona. Poi il calo negli anni successivi. Nel 2020 il ritorno sul mare ligure. Sempre in rossoblu. Sempre al Genoa. Dal gol con la bottiglietta in mano all’addio che sembrava certo di questa estate. La permanenza in Liguria in quello che è stato un anno tormentato, finito con la retrocessione. 9 i gol segnati dall’attaccante. Un’altra istantanea nella carriera di Mattia Destro.

Io quando andavo a dormire speravo di diventare calciatore”. E quel bambino il suo sogno l’ha coronato.

 

 

 

Nicolò Franceschin

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