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“Europa, arrivo!” Mamardashvili, dalla Georgia il sogno della carriera

Riproponiamo l’intervista a Giorgi Mamardashvili, giovane promessa georgiana che sfida il Milan in amichevole.

È sempre bello dire “di padre in figlio”. Tramandare un valore, un’aspirazione, una passione. Di solito, è il tifo per la squadra. A volte, è proprio il ruolo. Generazione di portieri: i Mamardashvili in patria sono famosi. Siamo in Georgia, papà Davit insegna a Giorgi cosa sia meglio fare per diventare tra i migliori numeri 1 del campionato. Magari con un occhio verso l’Europa (qui un elenco di talenti), visto che ha ricevuto un’offerta dal Valencia. Davit, 43 anni, ora è preparatore dei portieri nel Torpedo Kutaisi, ma ha giocato nei migliori club della categoria. Nel tempo libero allena Giorgi, 20 anni, quando non è in campo con l’FC Locomotive. È arrivato in prestito dalla Dinamo Tbilisi: una delle più forti di tutto il campionato.

 


Devo migliorare ancora tantoci racconta Giorgi Mamardashvili, che è già sul taccuino di molti osservatori europei. “Per esempio, nella palla con i piedi. Ogni componente è essenziale per un portiere, a partire dalla concentrazione”. Che forse è la caratteristica più importante di tutte: “Dovreste parlarne con mio padre. Mi ha sempre massacrato su questo punto: continuava a dirmi che ero distratto. Qualche anno fa non gli piaceva come giocavo”. E adesso? “Solo complimenti”. Anche perché i numeri parlano chiaro.

 


 

Mamardashvili è titolare nella Serie A georgiana, quest’anno ha giocato anche le qualificazioni di Europa League (tre partite, quattro gol subiti) ed è tra i prospetti più interessanti del campionato. “Il mio sogno è quello di arrivare a giocare in Europa”, ci confessa. E non ci stupiamo, se non fosse per la motivazione: “Non è solo per una questione di pubblico o di prestigio, ma perché maggiore è il livello, maggiore è la possibilità di migliorarsi”.

Dove gli piacerebbe giocare? “Amo i campionati inglese, spagnolo e italiano. E amo quattro portieri: Neuer, che è il mio preferito, Alisson, Courtois e Buffon”. E le squadre? “Su tutte ne dico due: Manchester United e Roma”. Magari i suoi agenti lo proporranno anche in Italia. “Vediamo. L’importante è non perdere la concentrazione”, ci continua a ripetere. Se no poi papà si arrabbia…

Valentino Della Casa

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